Rilevazione dei dati turistici: avviata cooperazione Stato-Regioni-Istituzioni

Il Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, il Coordinamento Tecnico Commissione Turismo della Conferenza Stato Regioni, l’ISTAT e il Centro interregionale per i Sistemi Informatici, geografici e statistici (CISIS) hanno avviato, per la prima volta, un percorso comune e condiviso nell’ambito della raccolta ed elaborazione dei dati turistici sul territorio italiano.

È stato presentato, infatti, un software per l’ottimizzazione dei metodi di raccolta delle informazioni statistiche in materia turistica, che garantirà, attraverso metodologie innovative, una maggiore quantità, qualità e tempistica delle informazioni, cosi da coadiuvare l’orientamento strategico sia del settore pubblico che di quello privato.

“La sistematizzazione della gestione dei dati turistici nazionali, la raccolta e la loro elaborazione è una delle nostre priorità”, ha affermato il Ministro Gian Marco Centinaio. “I numeri non devono servire per le classifiche ma per consentire agli operatori ed alle istituzioni, oltre che al Ministero, di poter programmare una politica turistica e di promozione del territorio realmente adeguata alle esigenze del turismo mondiale”.

“Un primo ed importante risultato – ha affermato Giovanni Lolli, Coordinatore della Commissione Turismo e Industria Alberghiera della Conferenza delle Regioni e presidente vicario della Regione Abruzzo – che attraverso una moderna soluzione tecnica e qualificata attività concertativa consentirà, a regime, alle Regioni di disporre di dati più ampi ed in tempo reale. Inoltre anche le strutture recettive, senza aggravi di costi potranno disporre di maggiori dati, facilità di rilevazione e velocità di trasmissione del dato”.

Attraverso il nuovo software, già operativo, sarà possibile accorciare in maniera considerevole i tempi di validazione dei dati da parte dell’Istat e consentire una più puntuale attività di elaborazione, studio e programmazione strategica da parte del Ministero, delle Regioni e degli operatori di settore. Sarà così possibile arrivare a predisporre un database unitario che operi su base nazionale e in tempo reale, veramente utile, oltre che per le analisi storiche, anche e soprattutto a livello previsionale.