Se un software di revenue management può offrire significativi vantaggi in termini di efficienza e analisi dei dati, ma non può però sostituire l’intuizione e l’esperienza umana. L’equilibrio tra tecnologia e competenza dell’uomo è la chiave per una gestione efficace dei ricavi nel settore dell’ospitalità.
Questo il pensiero espresso con forza da Maurizio Galli, ideatore e fondatore di Formazione Alberghiera, unica scuola di alta formazione che trasforma la formazione in consulenza, vantando oltre 3.000 ore in azienda ogni anno.
Nel mondo dell’ospitalità, la gestione dei ricavi è una componente cruciale per il successo di una struttura alberghiera. Con l’avvento della tecnologia, molti hotel stanno adottando software di revenue management per ottimizzare i loro profitti. Tuttavia, affidare completamente la gestione dei ricavi all’intelligenza artificiale può essere molto rischioso. Ecco perché un software, per quanto avanzato, non può sostituire l’uomo.
A spiegarlo è lo stesso Maurizio Galli che può vantare una competenza confermata da importanti collaborazioni con Enti bilaterali, Università, Fondi interprofessionali, Associazioni di categoria e Federalberghi: “I software di revenue management sono costruiti su complessi algoritmi che analizzano dati storici e attuali per fare previsioni e raccomandazioni sui prezzi. Nonostante questi strumenti possano essere estremamente utili, essi non possiedono la capacità di pensare criticamente e contestualizzare le informazioni come farebbe un essere umano. Ad esempio, le domande “Il software conosce le mie tipologie di camere e il momento storico che stiamo vivendo?” “Come intervenire con eventuali azioni correttive quasi sempre necessarie, soprattutto nel primo anno in cui si inizia il processo di revenue management?”, rimangono senza una risposta adeguata se poste a una macchina.
Nata a Verona nel 2018, Formazione Alberghiera si caratterizza proprio per il proprio corpo docente composto da professionisti e imprenditori del settore che portano con sé non solo la conoscenza accademica, ma anche l’esperienza pratica del campo. Questa combinazione unica consente ai partecipanti di ottenere una comprensione approfondita delle dinamiche aziendali e di acquisire competenze che vanno al di là dei confini teorici.
E’ chiaro che proprio l’esperienza porta Maurizio Galli a mettere in guardia sui limiti dell’AI nel settore dell’hotellerie: “Un software di revenue management non può comprendere appieno le sfumature di una strategia di prezzo che un manager umano considera. Elementi come gli obiettivi specifici dell’hotel, la reputazione, le tendenze di mercato locali e nazionali, e gli eventi storici in corso sono tutti fattori che un software potrebbe non valutare correttamente. Soprattutto durante il primo anno di attività, quando una struttura inizia a fare revenue management, sono spesso necessarie analisi approfondite ed azioni correttive che solo un esperto può eseguire efficacemente”.
E’ proprio la pratica costante sul campo che caratterizza Formazione Alberghiera e l’applicazione pratica delle competenze acquisite dai corsisti nella vasta gamma di programmi che coprono ogni aspetto dell’industria turistica con percorsi formativi innovativi e completi, dai corsi di revenue management e sales & marketing management all’accoglienza e all’housekeeping management, dalla gestione di una spa fino al comparto food & beverage a far guardare con diffidenza un automatismo che non considera la supervisione umana. “Affidare completamente la gestione dei ricavi all’AI è rischioso proprio perché una macchina non può pensare al posto dell’uomo. È essenziale che ci sia sempre la supervisione e il monitoraggio da parte di una persona esperta e competente in materia. Un buon software di gestione del revenue può certamente aiutare, ma le valutazioni e le operazioni devono essere condotte da un manager che comprenda l’andamento del mercato e possa prendere decisioni informate”.
In un contesto in cui la competitività è fondamentale, Formazione Alberghiera supporta le persone verso un continuo miglioramento professionale, rendendo le aziende e le persone autonome grazie alle competenze acquisite. La persona è dunque al centro ed è quindi per Maurizio Galli un grave errore quello di eliminare l’individuo pensando così di evitare l’errore umano. “La soluzione più conveniente è un approccio ibrido. Utilizzare un software di revenue management per beneficiare delle sue capacità analitiche e di automazione, ma sempre con la supervisione di un esperto, è il giusto compromesso. I sistemi di tariffazione automatica possono essere strumenti potenti, ma devono essere interpretati e valutati da professionisti che possano adattare le strategie in base alle circostanze”.
Un monito, quello espresso da Maurizio Galli che non rifiuta quindi aprioristicamente l’introduzione della tecnologia e dell’innovazione, ma l’errata idea che un computer o un programma di calcolo possa sostituire anni di professionalità e la sensibilità propria dell’essere umano e della sua esperienza.