Una lettera, a firma della presidente di Maavi Enrica Montanucci, è stata inviata al sottosegretario con delega al turismo Lorenza Bonaccorsi. Gli agenti di viaggio chiedono impegno e risposte per l’intera categoria.
Di seguito la lettera integrale.
Gentile dottoressa Bonaccorsi,
faccio un ultimo tentativo formale, visto che fino ad oggi nei rapporti con le istituzioni abbiamo usato ogni forma di di ragionevolezza e di rispetto delle regole. Lei conosce molto bene la nostra storia, la storia di un settore che il Covid ha semplicemente “devastato”. E ne ha preso cura fin dai primi giorni dell’allarme. O almeno questo è quello che ci ha trasmesso e spesso dimostrato chiaramente. Il problema è che prendersi a cuore qualcosa per quanto ammirevole possa essere considerato, purtroppo non basta. E siamo davanti ad uno degli errori più clamorosi che questo governo potesse fare.
Non mi venga a dire “questione di coperture”, “questione di fondi”… non è così. Qui l’unica questione è la totale incapacità di gestire quei fondi e, soprattutto, la totale inettitudine nel farsi ascoltare. Il Ministro del Turismo non ha fatto NULLA per il Turismo. Nulla. Il Ministro del Turismo, nella suo modo snob e distaccato, nella sua mania di cultura e bellezza, ha permesso che chi non conosce i fatti, ci camminasse sopra senza scrupoli, liberi nella loro scellerata azione di uccidere un settore.
Ad oggi, i fondi perduti sono andati, con gli assurdi criteri di calcolo adottati, a chi ha preso aiuti senza averne bisogno. Ristoratori, Balneari, Parrucchieri, Bar…. stanno tutti lavorando serenamente dal 18 maggio senza tremare minimamente. Quella che doveva essere una stagione traballante, non vede flessione, se non per chi lavora al centro delle città d’arte, ma gli stabilimenti sono strapieni (e la distanza non viene rispettata da NESSUNA PARTE, si faccia una passeggiata di domenica ovunque sul litorale italiano) e provi a trovare un tavolo nei ristoranti delle località balneari o di vacanza senza prenotare per tempo….. I parrucchieri hanno liste d’attesa di giorni e giorni, e tutti serenamente si stanno riprendendo, come era giusto che fosse… Ne conosco tanti di loro e qualcuno, tra i più onesti, ha dichiarato che, con i soldi del fondo perduto, sono rientrati dei mesi di fermo, e addirittura, hanno guadagnato più dello scorso anno. E noi? Noi che eravamo tra i più colpiti, noi che avremmo dovuto essere considerati una priorità in quanto in stato di emergenza perdurante, e che non solo non abbiamo ripreso a lavorare, ma con le politiche sconclusionate del Ministro della Salute che pensa bene di bloccare il turismo fuori cee anche quando diretto verso paesi a Covid 0, non abbiamo nemmeno possibilità di riprendere a breve. E non solo: pensi a quando, tra qualche settimana, finirà la disponibilità in Italia, e non sapremo cosa vendere… O peggio ancora, pensi a settembre quando per ragioni climatiche non potremo proprio vendere l’Italia…. A quel punto non si conteranno i morti. Perché si parlerà semplicemente di strage. La strage di un settore abbandonato per scelleratezza e snobismo. La strage perpetrata dall’inettitudine. Perché se le risorse fossero state divise in modo più equo e ragionato, se si fosse data priorità (come era DOVEROSO fare) a chi ancora non ha ripreso ne ha possibilità di riprendere a breve, i soldi sarebbero bastati. Meno a chi lavora subito, di più a chi è fermo.
E invece, il nostro Ministro tanto preoccupato di Teatro e Cultura, ha permesso che noi sparissimo nelle fauci del Governo, divorati dall’inettitudine, dalla noncuranza snob, dall’incuria.
Sa una cosa? noi siamo una categoria abituata a tutto, A risolvere problemi a tutte le ore, 7 giorni su 7. A svegliarci in piena notte rispondendo al cliente dall’altra parte del globo che ha perso un aereo, oppure a sostenere chi si è trovato in mezzo ad un terremoto, uno tsunami o un attentato terrotistico. Siamo abituati a far sognare, ci inventiamo un mondo a colori, per far affrontare quello vero a tutti con una speranza. E non permetteremo che questo Governo ce la rubi questa speranza. Abbiamo bisogno di risposte urgenti, sostanziose, reali. Abbiamo bisogno di STRUMENTI. Abbiamo una crisi di proporsioni inaudite, e il Governo deve darci certezze e soluzioni. Perché la avviso: ce le veniamo a prendere le risposte. Senza farci fermare da nessuno questa volta. E siamo tanti, e siamo arrabbiati. Perché non si uccide la risorsa principale del nostro paese in questo modo. Non si dovrebbe applicare l’eutanasia a chi gode di buona salute. Perché noi eravamo un settore sano. Mal gestito, trascurato e potenzialmente molto più potente di come ci avete consentito di essere. Ma sano. E se provi ad uccidere qualcuno che è sano, si difende. E noi le garantisco abbiamo tutte le intenzioni di farlo.
Aspettiamo una sua risposta, un appuntamento un cenno di vita che ci dia speranza. Perché la disperazione non fa mai bene a nessuno.
Le dico solo una cosa: sono stata una cittadina di sinistra per tutta la vita. Ed oggi sono solo una cittadina disgustata che sta vedendo tanta incapacità e tanto snobismo da esserne scioccata. E non so più cosa sia la sinistra. Non so più cosa sia la politica. So solo che è tempo di prendersi quello che ci sarebbe dovuto. Da chiunque sia in grado di darcelo. O faccia in modo di farcelo avere.
Attendo sue, io e tutti coloro che insieme a me hanno il sangue totalmente amaro.