Latitud Patagonia, l’Argentina spicca il volo

Vola la domanda di viaggi per la terra albiceleste. Dopo aver eguagliato i livelli pre-Covid nel 2023, Latitud Patagonia continua a intercettare la forte domanda italiana di viaggi in Argentina, mettendo a segno anche nel primo trimestre 2024 un +20% rispetto all’anno passato. Nel ventaglio dell’offerta, spicca la richiesta per il Gran Tour della Patagonia, itinerario di 15 giorni fra Argentina e Cile per un minimo di 2 e un massimo di 16 partecipanti: +30% nella stagione 2023/2024 sulla precedente.

La performance dell’operatore torinese rafforza il positivo andamento turistico della destinazione sudamericana, che lo scorso marzo ha registrato oltre 673mila viaggi di turisti non residenti (pari al 19,1% su base annua, secondo le statistiche del Ministerio del Interior Argentina), con un incremento del 26,7% sul corrispettivo periodo 2023. Grazie a quest’ulteriore spinta, da inizio anno il numero complessivo di viaggi di turisti non residenti ha toccato quota 2,33 milioni (+17,9% sul 2023).

I risultati più entusiasmanti provengono dal prodotto Pristine Camps, esclusiva Latitud Patagonia per l’Italia: che si tratti delle iconiche cupole del Pristine El Calafate Luxury Camp, nel cuore delle steppe meridionali (l’unica struttura che offre la vista sul ghiacciaio Perito Moreno), o dell’atmosfera glamping del Pristine Iguazú Luxury Camp, all’interno della Riserva Naturale Puerto Bemberg a pochi chilometri delle cascate più famose del Sudamerica, o ancora del Pristine Salinas Grandes Luxury Camp, avamposto nel deserto bianco di sale tra le provincie di Salta e Jujuy, le soluzioni eco-chic sono ormai diventate parte dell’immaginario. “Ritengo che concludere il viaggio con 4 o 5 giorni tra la città di Cordoba e la zona di Traslasierra – consiglia Francesco Vitali, titolare e responsabile del prodotto di Latitud Patagonia – pernottando in hotel di charme come l’Azur Real e La Posada Rural La Matilde, rappresenti il modo migliore per completare la propria esperienza in Argentina”. Le proposte elaborate per la Provincia di Cordoba rappresentano infatti la grande novità della stagione 2024/2025, dando modo di entrare in contatto con la storia e le tradizioni più genuine del Paese sudamericano.

Al di là del successo dei prodotti luxury, l’offerta Latitud Patagonia resta attenta alla delicata situazione economica internazionale. Se il costo dei voli domestici risente dei crescenti effetti dell’inflazione, le esperienze di viaggio Self Drive guadagnano sempre più consensi: sia i programmi “Patagonia Nord & Ruta 40” che “Patagonia Nord & Sud”, ma soprattutto i due “Best of Patagonia”, riescono oggi a garantire maggior libertà di movimento ed economicità. Altro fattore di successo per il brand di Quality Group è il ricorso a soli due voli interni per raggiungere l’estremo sud e tornare alla capitale, come avviene nel caso del Gran Tour della Patagonia (contro una media di 6 voli per un itinerario classico in Argentina).

Il “Gran Tour della Patagonia” prevede un collegamento aereo da Buenos Aires a Ushuaia in andata, al ritorno da El Calafate alla capitale argentina, attraversando in bus la Terra del Fuoco (Argentina) e la Regione di Magellano (Cile), con l’emozionante esperienza dell’attraversamento dello Stretto di Magellano via nave.

Grazie alla notevole esposizione mediatica del 500° anniversario della prima circumnavigazione del globo terrestre (1519-1522) da parte del navigatore portoghese – rilanciata nel 2024/2025 dai 500 anni della “Relazione del primo viaggio intorno al mondo” del vicentino Antonio Pigafetta (che rese l’impresa universalmente nota e al quale è stato recentemente tributato omaggio in Cile con l’installazione di un busto a Punta Arenas) – la Patagonia vive un vero e proprio boom turistico. A esso contribuisce il concomitante 50° anniversario dall’uscita del più importante film della storia argentina: “Patagonia Rebelde”, premiato a Berlino nel 1974 con l’Orso d’Argento, dopo la censura e il sequestro dell’omonimo saggio scritto da Osvaldo Bayer. La maggior parte delle località toccate dal “Gran Tour della Patagonia” sono infatti scenario dell’eroica resistenza dei peones, dei gauchos e dei sindacalisti anarchici che nel 1921 si rivoltarono contro il governo dei grandi capitali sotto la guida di due leggendari emigrati italiani: Alfredo Fonte, detto “El Toscano”, e il suo compare piemontese José Aicardi, noto come “El 68” per via del numero assegnatogli in carcere.

Eccezion fatta per le due giornate di visita della capitale a inizio viaggio e un’ulteriore a fine tour, l’attenzione dell’itinerario si sposta sulla città più australe del pianeta, l’Ushuaia da cui è previsto l’imbarco per il Canale di Beagle esplorato da Charles Darwin, e sul Parco Nazionale della Terra del Fuoco, con sosta imperdibile all’Isla Magdalena popolata da immense colonie di pinguini magellanici. Quattro giorni di paesaggi mozzafiato nella regione cilena che commemora l’esploratore portoghese, fra cui Primera Angostura, il sinuoso passaggio dall’Atlantico al Pacifico meglio conosciuto come Stretto di Magellano e un tempo popolato dalle tribù fueghine. Da Punta Arenas si procede poi alla volta di Torres del Paines: le vette che giganteggiano sopra i resti preistorici della Cueva de Milodón. E ancora: i cristallini laghi Pehoe e Grey nel cuore della Riserva Mondiale della Biosfera, per scavalcare di nuovo la frontiera verso il lago Argentino e navigare fra gli iceberg, finendo in estatica contemplazione del Gigante Azzurro: i 70 metri di altezza per 3 km di larghezza del Perito Moreno nel Parco Nazionale Los Glaciares, non lontano da El Calafate. Un brivido lungo la schiena ed è già tempo di tango ed empanadas nei colorati quartieri di Buenos Aires, o per un’estensione di due giorni in più alle imponenti cascate di Iguazù. Ma che siano 15 o 17 giorni, un viaggio sino alla Fine del Mondo vale pur sempre l’eternità.

“Nonostante tutti i tour classici della nostra programmazione siano disponibili sul sito di Quality Group – conclude il titolare e responsabile del prodotto di Latitud Patagonia – e benché continuino a rappresentare i viaggi più venduti per coloro che desiderino andare alla scoperta della Patagonia, questo fantastico itinerario si è decisamente affermato come uno dei nostri best seller: permette infatti di conoscere la Patagonia argentina e cilena seguendo le orme di esploratori intramontabili come Ferdinando Magellano e Antonio Pigafetta. Confido dunque che il ‘Gran Tour della Patagonia’ continui a guadagnare mercato tra i viaggiatori affascinati dalle terre della Fine del Mondo”.

“Il collegamento da Roma con volo ITA Airways su Buenos Aires e avvicinamento da ogni aeroporto servito dalla compagnia – evidenzia ancora Vitali – è uno dei plus di questo straordinario itinerario, non solo perché Fiumicino vince da sette anni il premio come migliore aeroporto d’Europa, ma anche in virtù del fatto che ITA Airways opera su questa rotta con nuovissimi A350: veicoli configurati in modo tale da permettere ai nostri passeggeri di scegliere fra le classi economy, premium economy o business”.