La ricetta di Briatore per Federalberghi: adeguare il sistema e l’offerta alle richieste up level

“Oggi bisogna essere eroici per portare avanti la propria impresa nel mondo della ricettività. Con tutti i balzelli fiscali, le irregolarità intollerabili dovute all’abusivismo dilagante e di fronte ad uno scenario internazionale che ci sottopone ad una competizione feroce, solo dei visionari innamorati del proprio Paese possono riuscire a fronteggiare tale situazione, producendo anche risultati di valore per l’economia di casa nostra. Siamo e restiamo comunque degli ottimisti”. Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha riassunto così l’attuale senso della “missione” portata avanti dagli albergatori italiani nel corso della 69a Assemblea nazionale che si è svolta nell’isola di Capri e che ha visto la partecipazione di moltissimi titolari delle oltre 27mila imprese che compongono l’associazione, operativa da ben 120 anni.

Protagonisti dell’assemblea sono stati il ministro del turismo Gian Marco Centinaio e l’imprenditore e businessman Flavio Briatore, da sempre molto partecipe riguardo i temi legati al turismo nonché fautore di molte proposte volte a sostenerne la crescita.

“Il primo obiettivo che vogliamo portare a casa è la lotta all’abusivismo – ha dichiarato Centinaio – Non si può pensare di ragionare sul turismo, su progetti, su come promuovere il Sistema Italia e ritrovarsi con alberghi che rispettano le leggi e le regole, e poi tutto il resto del mercato invece fa quello che vuole. Proprio per questo stiamo lavorando sul codice identificativo per le strutture ricettive che confidiamo di avere al più presto”.

Affrontato anche il delicato tema della tassa di soggiorno,  uno strumento che, secondo il ministro, potrebbe contribuire a far emergere il sommerso. ”Personalmente sono sempre stato contrario – ha chiarito – e sarei per cancellarla. La situazione va a mio avviso rivista completamente. Andrebbe infatti introdotto nello “scopo” anche un metodo di rilevazione che, unitamente al monitoraggio dei flussi attraverso un sistema di data intelligence turistico più ampio, consenta di contribuire in maniera fattiva all’emersione dell’illegale e al contrasto dell’abusivismo. Dobbiamo ragionare con i Comuni e le Regioni, per delimitare in maniera chiara lo scopo”.

Non poteva essere banale, e non lo è stata, la partecipazione di Briatore al talk show moderato dal giornalista La7, Andrea Pancani.

“Sono qui perché il turismo è un settore che mi interessa molto e lo considero una risorsa enorme che l’Italia ha e che andrebbe sfruttata al meglio” – ha dichiarato il manager – “Sulla base dell’esperienze ed expertise del gruppo Billionaire, che opera nel campo della hospitality di lusso internazionale, spero di poter dare spunti e suggerimenti validi. A questo proposito va detto che le indagini di mercato dimostrano che la richiesta di turismo di lusso sale. Il che per l’Italia è una grande opportunità. Ciò è sufficiente a farci capire che non va demonizzato! Bisogna imparare a capire che si può fare turismo di qualità, ecosostenibile, rispettando rigorosamente le peculiarità e le regole della natura creando comunque reddito e facendo il bene del Paese”.

Ficcante e pungente come sempre, Briatore non ha risparmiato critiche all’una e l’altra parte, all’impresa che non adegua l’offerta e al governo che si accontenta di chiudere accordi con la Cina per vendere arance mentre la Francia vende Airbus…

“Il reddito di cittadinanza è una ca…..”. ha aggiunto a margine dell’assemblea di Federalberghi bocciando senza dubbi anche il salario minimo. “Ci vorrebbero dei contratti stagionali e noi sostituirci al Governo: se il governo dà a un dipendente 700 euro di reddito di cittadinanza per non far niente, bisognerebbe che dessero la possibilità agli imprenditori di pagare la stessa cifra, gestire il lavoratore per aiutarlo a crescere e poi, se è bravo, dargli un contratto a tempo indeterminato”.

Fondamentale comunque la revisione del livello dei servizi offerti, soprattutto a quel mercato di fascia alta che porterebbe benefici a tutta l’economia ma per certi versi l’Italia sembra non amare, manifestando, a dire di Briatore, una certa invidia per i ricchi: “La gente che vuole spendere soldi deve essere invogliata a restare ed a raggiungere comodamente i luoghi prescelti. Il Welcome Italia ai turisti deve essere dato come avviene negli altri paesi. La collaborazione deve essere tra tutti. I turisti ricchi vengono negli alberghi che danno garanzia e non devono fare file di ore negli aeroporti”.

Anche il presidente di Federalberghi è poi intervenuto sul tema del lavoro: “Siamo qui anche per chiedere di aiutarci ad aiutare il turismo, per far spiccare il volo a questo comparto che, con le sue performance, sta dicendo a gran voce al Paese: Io valgo. Per questo ci vogliono professionisti capaci, quelli come solo I’Italia sa produrre. I manager del futuro. Peccato che poi ce li portino via. E che il futuro, i nostri giovani, in moltissimi casi debbano andare a costruirselo all’estero. Fuori dal proprio meraviglioso Paese. Il turismo è settore dalle mille declinazioni – ha concluso il Bocca – Moltissimi nuovi mestieri stanno nascendo in questo comparto, perché le nuove tecnologie ed i sistemi digitali rendono infinito il campo di applicazione del nostro lavoro. Non dimentichiamo che siamo una comunità che arriva a dare lavoro ad oltre 350mila persone. L’obiettivo è ambire a raddoppiare queste cifre e bisogna farlo anche supportando l’espressione di nuove professionalità, sempre più necessarie al turismo, un universo che evolve alla velocità della luce”.