Israele, la ripresa continua: “Già 60 voli settimanali dall’Italia”

La direttrice dell’Ufficio nazionale del turismo Kalanit Goren: L’augurio è una crescita dei flussi turistici dal mercato italiano

“La situazione è complicata ma abbiamo tanti gruppi, tanti turisti, anche dal Sud Italia per i pellegrinaggi in Terra Santa. E sono ripartiti i collegamenti aerei con 60 voli settimanali da Milano, Roma, Venezia e Napoli”.

Così Kalanit Goren, direttrice dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo in Italia, intervistata durante la BMT Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, sintetizza lo stato di salute del turismo in Israele.

Israele è pronta ad accogliere i turisti e i pellegrini che vorranno visitare la destinazione durante il Giubileo del 2025. Tutti i luoghi santi sono aperti e le autorità religiose di Terra Santa hanno diffuso un appello a ritornare in questa meravigliosa terra.

“Il primo mercato sono gli Stati Uniti, poi Inghilterra, Francia, Germania, Filippine, India e ovviamente l’Italia – spiega la direttrice dell’ente – Nell’anno del Giubileo le destinazioni più visitate sono sicuramente i luoghi della fede. Ma abbiamo anche altre mete come Gerusalemme per la maratona del 4 aprile o Tel Aviv per la vita notturna che è tornata alla normalità”.

A certificare la graduale ripresa dell’interesse del mercato italiano per la destinazione è il ritorno dei voli per Israele da parte di diversi vettori: a gennaio Wizz Air ha ripreso i voli per Tel Aviv da Roma Fiumicino e Milano Malpensa; ITA a febbraio per arrivare ad aprile a tre voli giornalieri da Roma a Tel Aviv; BlueBird Airways con voli in diverse fasi dell’anno da Roma, Napoli e Orio al Serio. A queste si aggiungono Ryanair e EasyJet, oltre a El Al che non ha mai smesso di volare tra Italia e Israele.

“Per il 2025 l’augurio è soprattutto quello di vedere una crescita dei flussi turistici dall’Italia verso Israele”, conclude Kalanit Goren.

Donatello Lorusso