Investimenti e programmazione, Costa Crociere è già tornata a correre

Antonio Del Piano – Sanremo –  Mentre a Sanremo si entra nel vivo del più importante show canoro italiano, nello specchio d’acqua antistante su Costa Smeralda si gonfiano le vele di quel vento buono a spingere al massimo la nuova stagione di Costa Crociere. E si respira un’aria nuova che invade i saloni dell’ammiraglia della Compagnia mentre dopo quattro anni si tornano a celebrare i “Protagonisti del Mare”.

Messo alle spalle il covid e le difficoltà degli anni precedenti, in un clima di serenità e fiducia la squadra del management di Costa si è mostrata alla rete nazionale della distribuzione con il direttore generale Mario Zanetti affiancato dall’inossidabile Carlo Schiavon nel suo ruolo di Country manager Italia, Roberto Alberti (SVP & Chief Commercial Officer), Giuseppe Carino (Vice President Guest Exprerience & Onboard Revenues) e Francesco Muglia (Vice President Global Marketing & Customer Exprerience Innovation).

“Ci lasciamo alle spalle un 2022 che è andato meglio di come avevamo immaginato, un anno difficile con la coda della pandemia, lo scoppio della guerra e una situazione economica non facilissima ma che siamo riusciti a chiudere meglio di quanto avevamo pensato” racconta Schiavon rivelando poi lo scenario che anticipa la nuova stagione: “Stiamo registrando risultati che vanno ben oltre i ritmi che avevamo in questo periodo del 2019 e che ci portano due messaggi confortanti: il primo è che nel bene e nel male ci stiamo abituando a convivere con situazioni difficili. La guerra, quando è scoppiata, aveva generato tanta paura, poi nel corso del tempo questo effetto è diminuito. Altro elemento positivo da considerare è che in una situazione in cui l’economia non gira tantissimo e le tasche di tanti italiani sono meno gonfie, le prenotazioni vanno bene e da qui nasce la considerazione che la vacanza è diventata un bene primario entrando nel paniere degli italiani”.

Il mondo delle crociere è stato il primo a ripartire e continua a fare da traino all’intero settore delle vacanze, regalando buone prospettive allo storico brand italiano delle crociere: “Credo che in uno scenario in cui tendenzialmente i prezzi stanno crescendo e non banalmente, un prodotto come il nostro ha opportunità particolari perché è un prodotto che da sempre offre un controvalore imbattibile in termini di qualità prezzo. Poiché in tempo di crisi la gente sta attenta a come spende il denaro, credo che questo ci offra delle interessanti opportunità” conclude Schiavon.

Ma nell’anno secondo del dopo covid, chi è oggi Costa Crociere? Un quesito a cui dà la risposta il direttore generale Mario Zanetti. “Abbiamo iniziato un percorso per ripensare al nostro futuro e cosa vogliamo essere come brand. Il primo passo è stato quello di ascoltare i nostri ospiti lavorando poi sugli analitycs. Questo ha già iniziato a dare risultati molto importati in termini di soddisfazione degli ospiti a bordo, un dato senza precedenti. E i risultati di vendita oramai girano stabilente sopra a quelli che erano i numeri pre pandemia”.                                                                                                                                    “Ovviamente lavoriamo sul prodotto – continua Zanetti – per rendere l’esperienza sempre più allineata all’evoluzione dei tempi e questo comporta una continuità di investimenti perché oltre a tanto software c’è anche tanto hardware da sviluppare”.

Una strategia che non si è fermata neanche nei mesi scorsi: “Durante la pandemia abbiamo investito su Costa Smeralda e Costa Toscana e stiamo portando avanti un importantissimo piano di investimenti sulla flotta esistente per adeguare le aree e gli spazi al tipo di prodotto e alle eccellenze che vogliamo offrire.

Stiamo lavorando sul development, la base di quello che facciamo.  Abbiamo un numero di navi inferiore rispetto al passato, abbiamo sostituito le navi più piccole e meno allineate con il concetto di prodotto che stiamo sviluppando e ora abbiamo una classe di navi più moderna, leggermente più grandi e questo ci permetterà di avere una capacità leggermente maggiore rispetto al periodo prepandemia. Navi che stiamo concentrando in nostre aree storiche come Mediterraneo, Nord Europa d’estate e poi nelle stagioni di spalla con crociere più lunghe sia verso il sud che il Mediterraneo occidentale. D’inverno poi abbiamo i Caraibi e gli Emirati. Ospiti e partner ci chiedono di proporre qualcosa di nuovo e stiamo lavorando anche nell’area del Levante, particolarmente apprezzata dai nostri ospiti”.

Ma, fra ripartenza e fase di rilancio, dove si colloca Costa Crociere in questo momento? “Direi che siamo work in progress, cioè un percorso che ha avuto un inizio e non se ne vede la fine. La modalità è quella di sfidarci e alzare l’asticella”. Un percorso che non vede Costa camminare da sola: “Tante persone importanti condividono con noi una visione di qualità, non vengono per fare una performance ma per aiutare a migliorarci. Sono eccellenze in diversi campi, dal food alla pasticceria e all’intrattenimento. Perchè a noi piace circondarci di chi ci aiuta a migliorare”.