I Viaggi di Maurizio Levi presenta quattro viaggi da non perdere

I Viaggi di Maurizio Levi lancia quattro destinazioni per viaggiare tra febbraio e marzo 2019.

Si inizia con l’Argentina del Nord (14 giorni): una speciale partenza di gruppo per scoprire la Puna Argentina, regione selvaggia dove impera una natura grandiosa e sempre cangiante, un concentrato di salares, montagne colorate, misteriose formazioni saline e alcuni dei vulcani più alti al mondo, che ostentano la loro bellezza sotto un cielo terso dal blu intenso. Si viaggia in fuoristrada percorrendo piste sterrate fino a passi di circa 4.500 mt, ammirando vulcani dalle cime innevate e spettacolari paesaggi desertici non ancora scoperti dal turismo. I pernottamenti si effettuano in buoni hotel e piacevoli “hosterie” locali, con due notti in un rifugio e una in una casa privata, vivendo un’esperienza con la comunità locale.

Si continua con le Isole Andamane (13 giorni), note in passato come Kalapani, “Acque Nere”, per il loro ruolo di colonia penale: oggi sono un tranquillo arcipelago tropicale che appartiene all’India dal punto di vista politico, ma al Sud-Est Asiatico da quello geografico. Situate nel Golfo del Bengala, 1000 km al largo della costa orientale indiana, le Andamane sono ancora oggi abitate, nelle zone più interne, da aborigeni che vivono di caccia e di pesca. Le spiagge dalla sabbia bianchissima, le trasparenti acque marine e la rigogliosa vegetazione tropicale, sono i punti forti di questo originale e inconsueto viaggio. Port Blair, la verde capitale, con i suoi interessanti musei e il Cellular Jail, il carcere di massima sicurezza istituito dagli inglesi; Ross Island, la “Parigi d’Oriente”, con le testimonianze del passato coloniale; l’Isola di Havelock, con le paradisiache spiagge lambite da acque cristalline e le paludi di mangrovie.

A febbraio partenza anche per Djibouti (12 giorni). Straordinaria esperienza a piedi, accompagnati da Luca Lupi, vulcanologo e geologo, tra i massimi esperti internazionali della depressione dancala, per scoprire i particolari di questa terra primordiale. Camminando lungo i wadi, tra i resti di antiche colate laviche, sui fondi di antichi bacini salati, si incontreranno piccole carovane di cammelli, inaspettate oasi e palmeti, sperduti insediamenti di nomadi Afar (i dancali) che praticano ancora uno stile di vita tradizionale, immutato nel tempo. Djibouti è uno straordinario laboratorio naturale, con siti geologici unici al mondo. È sorprendente incontrare una varietà di ambienti tanto spettacolari in un paese così piccolo. Siamo nel cosiddetto Triangolo degli Afar, luogo d’incontro di tre placche tettoniche che si stanno progressivamente allontanando l’una dall’altra. La genesi del pianeta tra deriva dei continenti, laghi salini, nomadi e barriera corallina.

Ultimo viaggio proposto è nelle Filippine (16 giorni). Un viaggio inedito nell’Arcipelago  che con le sue 7.000 isole è senza dubbio l’angolo più frammentato e dimenticato del Sud-est asiatico. La parte settentrionale dell’Isola di Luzon nei dintorni di Banaue vanta le più alte e antiche risaie del mondo (UNESCO), un capolavoro d’ingegneria idraulica realizzato nel corso di due millenni dal popolo Ifugao, gli “abitanti delle colline”. Vigan (UNESCO), poco più a nord di Banaue, la più bella città coloniale spagnola del continente asiatico, il cui centro storico, il Mestizo District, conserva edifici secolari e strade acciottolate percorse dalle “kalesa”, le tipiche carrozze trainate da cavalli. La Chiesa di San Agostino a Paoay(UNESCO), un insieme architettonico unico, un incoerente ma splendido amalgama d’influenze gotiche, cinesi, giapponesi e persino javanesi!; pittoreschi villaggi con case in pietra calcarea.