Il peso del turismo sull’economia del Piemonte continua ad aumentare, raggiungendo quota 5,5 miliardi di euro. Tanto è il valore che oggi il settore turistico produce sul Pil regionale, di cui rappresenta il 4,4%, dando lavoro a tempo pieno a 167.000 persone. Il caso del concerto dei Coldplay a Torino, inoltre, uno degli avvenimenti più attesi dell’anno, ha fatto tappa il 24 maggio 2012 per l’unica data italiana del tour mondiale e ha prodotto una ricaduta economica complessiva sul territorio stimabile tra gli 11,2 e gli oltre 13 milioni di euro. Dal 2000 i flussi sono cresciuti di quasi il 60%, raggiungendo nel 2011 oltre 12,8 milioni di presenze, con una permanenza media di tre giorni. Il quadro emerge da un’indagine con oltre 5.000 interviste, realizzata tra luglio 2010 e giugno 2011 dall’assessorato al Turismo della Regione e sviluppo Piemonte turismo, in collaborazione con le università piemontesi (Torino e Centro Omero e Piemonte Orientale) ed il Ciset dell’università Ca’ Foscari di Venezia. Una ricchezza generata per il 31% dalla spesa dei turisti stranieri, che nel 2011 secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia hanno speso in Piemonte circa un miliardo di euro, e per il restante 69% dal mercato domestico. La crescita piemontese è in linea con quella del turismo mondiale: nonostante la crisi economica internazionale, nel corso del 2011 si sono registrati a livello globale 980 milioni di arrivi con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente (+5,7% in Italia). Le stime per il 2012 prevedono ancora un trend positivo, se pur di tasso minore, che probabilmente porterà gli arrivi internazionali al traguardo del miliardo di turisti. In questo contesto si inserisce il Piemonte, al quale i visitatori danno un voto di gradimento di quasi 8/10. Il mezzo di trasporto principale per arrivare rimane l’auto (scelta dal 42%), seguita dal treno (21%). Mediamente ogni turista spende al giorno circa 100 euro, ma questa cifra sale a 250 euro nel Biellese degli outlet ed a circa 180 euro sulle colline del gusto di Langhe e Roero.
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