Unpli scrive lettera a Monti per interventi a favore del territorio

“Il turismo è l’unico settore vitale della nostra economia che non soffre di congiunture sfavorevoli e tale resta alla luce dei rilievi statistici relativi alla stagione estiva ed autunnale appena conclusa che mostrano significative percentuali di sviluppo. Nonostante non ci sia stata mai un’azione seria, forte e specifica per spingere ancora di più questa crescita e che invece è necessaria per non perdere un importante traino per lo sviluppo e l’occupazione”. Questo il senso di una lettera-appello che il presidente nazionale dell’Unpli Claudio Nardocci (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, l’organizzazione di volontariato che conta 6.000 sedi sparse su tutto il territorio italiano con 600.000 volontari attivi) ha inviato al presidente del Consiglio Mario Monti alla vigilia delle importanti decisioni che assumerà il Governo per dare nuovo impulso alla ripresa economica. A questo proposito il presidente dell’Unpli sottolinea “il grande lavoro svolto dai volontari delle Pro Loco e delle altre associazioni per promuovere il territorio nello spirito di quella sussidiarietà senza la quale lo Stato, privo di mezzi finanziari e uomini, non riuscirebbe a far fronte alla promozione turistica ed alla valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale materiale ed immateriale italiano”. “Alla Camera ed al Senato – ricorda Claudio Nardocci – giacciono due nostre proposte di legge per la tutela e la promozione del Patrimonio Culturale Immateriale, il tesoro di tradizioni ed enogastronomia che costituisce la vera attrazione di quel turismo del territorio che tanto bene sta facendo all’economia dei nostri comuni. Una di queste è la proposta di legge di iniziativa popolare per la quale le Pro Loco hanno raccolto in un solo giorno più di 60.000 firme. Ma tutto questo non basterà se il Governo non farà la sua parte dando la possibilità alle associazioni di volontariato di continuare a svolgere il loro importantissimo ruolo sul territorio, possibilità che sta scemando per l’impossibilità degli enti locali di sostenere lo sforzo del volontariato. Servono agevolazioni fiscali e la possibilità di forme di impresa senza scopo di lucro, come previsto dalla legge che le Pro Loco hanno presentato alla Camera. Può il Governo – chiede il presidente Nardocci – permettersi di non intervenire direttamente nell’unico settore che continua ancora a generare risorse e sviluppo?”