Il turismo a Natale è montagna. È quanto emerge dall’ultima rilevazione dell’Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere-Isnart relativa alle prenotazioni ricevute dalle strutture dell’ospitalità per le prossime festività. Le imprese del ricettivo delle località montane segnalano infatti prenotazioni per il 49,2% delle camere disponibili, in aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno e di gran lunga al di sopra della media dell’occupazione registrata a livello nazionale (pari al 30,4% delle disponibilità). Anche la buona dinamica del prodotto montagna consente di confermare quel primo segnale di crescente, seppur lieve, recupero registrato l’estate scorsa, con un dato medio di incremento delle prenotazioni per il periodo natalizio pari all’1,3%. Nella classifica delle destinazioni preferite dai turisti nazionali ed internazionali per Natale e fine anno, alla montagna seguono le città d’arte (dove le prenotazioni si fermano al 32,7%, in contrazione del -2,5% rispetto allo scorso anno). Poco brillante, almeno per il momento, la performance delle destinazioni termali (23,5% il dato attuale, in calo del 20,9% rispetto al 2012), solitamente più colpite dalla tendenza crescente alla prenotazione last minute. Ottima poi la risalita del lago (20,9% le prenotazioni, in crescita del 5,6% rispetto al 2012). Seguono le strutture in campagna (22,3%, +0,1%), le località commerciali (21,8%, +4%), ed il mare (19,3%, -0,5%). “La tendenza alla prenotazione sempre più a ridosso dei soggiorni conferma la difficoltà lamentata dalle imprese nella pianificazione dei servizi offerti- sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – Questo aspetto certamente può far sperare in un dato di consuntivo migliore di quanto ora preventivato anche in virtù di un contenimento dei prezzi praticato dalle strutture ricettive, che ancora non recuperano i ribassi effettuati nel 2008”.
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