Nel settore del traffico aereo l’Italia cresce più velocemente degli altri stati europei, a dimostrazione che il comparto è più vivo che mai e in promettente evoluzione. L’indicazione arriva da Bologna in occasione della presentazione del Fact Book Iccsai 2011.
“Il movimento cresce in Italia del 7%, innanzitutto con l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci e l’aeroporto di Milano Malpensa, rispettivamente con un +7,5% e un +8% nonostante il dehubbing Alitalia sullo scalo milanese”. Ha fatto sapere il segretario generale di Assaeroporti, Stefano Baronci, intervenendo al convegno su Gli aeroporti alla prova dei nuovi modelli di business nel trasporto aereo.
“Notevole sviluppo hanno avuto altri aeroporti medi italiani come Venezia – ha aggiunto Baronci – che a livello di sistema aeroportuale (Venezia e Treviso) ha superato i 9 milioni e Catania con un + 6,5%”. Una nota di Assaeroporti spiega che secondo i dati Iccsai, l’aeroporto di Roma in particolare è cresciuto negli ultimi cinque anni più velocemente di ogni altro hub europeo, ad eccezione solo di Madrid, con un +7,6 milioni di passeggeri. Aeroporti di medie dimensioni come Bergamo e Bologna rientrano nella top 20 di questa stessa categoria, con rispettivamente +3,3 milioni e +1,8 milioni di passeggeri”. Anche il ranking dei primi venti aeroporti per tassi di crescita del traffico passeggeri nel periodo 2005-10 – sempre secondo i dati diffusi da Assaeroporti – parla italiano, con ben undici aeroporti – tra cui Trapani, Bari, Brindisi, Parma, Perugia, e Pisa – della nostra Penisola. ”Il primo quadrimestre del 2011 conferma questo trend con un incremento del 10,4% – scrive ancora nel documento Assaeroporti – nonostante fattori macroeconomici, come ad esempio la debole crescita economica e il forte aumento del costo del petrolio, costituiranno elementi frenanti”.