Con l’impegno a presentare entro fine anno la proposta per un regolamento che faciliti la concessione dei visti, il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ha firmato a Mosca, col ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky, una lettera di intenti per avviare una una cooperazione tra Ue e Russia nel turismo, definito “settore chiave” per la ripresa anche di altri comparti dell’industria europea. Tajani guida una delegazione di oltre 120 tra imprenditori e rappresentanti di associazioni da 22 Stati membri, arrivata nella Federazione per una tre giorni d’incontri di alto livello con rappresentanti della politica e dell’economia russa e volta a rafforzare la cooperazione economica tra le due aree, favorendo l’internazionalizzazione delle Pmi europee. “La firma del documento rappresenta una prima e importante tappa per incrementare la presenza di turisti russi in Europa e viceversa – ha detto Tajani – Dobbiamo continuare a lavorare perchè quello russo non è solo un turismo di quantità, ma anche di qualità che porta a
sviluppare tutto l’indotto dalla moda, al lusso, all’alimentare”. Dal canto suo, il ministro Medinsky ha ribadito l’auspicio di Mosca di arrivare presto alla totale
abolizione del regime di visti con l’Unione europea e di creare un “clima favorevole al turismo”. L’intento è promuovere lo scambio di informazioni sulla legislazione turistica, la collaborazione tra gli operatori del settore e la formazione degli addetti ai lavori. Da questo tipo di collaborazione trarrà vantaggio anche l’Italia, ha sottolineato Tajani, la quale è tra le mete più amate dei turisti russi. In questo senso un primo esperimento concreto potrà essere
l’Anno incrociato del turismo Italia-Russia, che prenderà il via da settembre con l’obiettivo principale di aprire nuovi itinerari turistici e far conoscere al turista italiano anche altre mete in Russia che non siano solo Mosca o San Pietroburgo e al turista russo altre destinazioni alternative a Roma, Firenze o Venezia.
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