Il turismo italiano perde colpi, ma resta forte l’attrazione del Belpaese fuori dai confini continentali. Un’analisi dei dati condotta dal rapporto ‘I.T.A.L.I.A. – Geografie del nuovo made in Italy’ rileva che, al contrario degli arrivi, i pernottamenti di turisti extra Ue ci vedono al primo posto. In Europa, dunque, continuiamo ad essere la meta preferita di americani, giapponesi, cinesi, australiani, canadesi, brasiliani, sudcoreani, turchi, ucraini e sudafricani. E nel 2011, con 387 milioni di notti all’attivo, l’Italia si è classificata terza in Europa per numero complessivo di pernottamenti di turisti stranieri e residenti, preceduta solo da Francia (a quota 400) e Spagna. In questo contesto si può leggere anche la dinamicità nell’arte e nella cultura, un settore strategico che diventa anche trainante. Il rapporto realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison evidenzia che se l’Italia, nel 2012, ha perso complessivamente lo 0,3% delle imprese, quelle del sistema produttivo culturale (industrie creative, del patrimonio storico artistico, performing arts e arti visive) sono cresciute del 3,3%, raggiungendo quota 460mila, pari al 7,5% del totale delle attività economiche nazionali. Esse danno lavoro a quasi 1,4 milioni di persone, il 5,7% del totale degli occupati, creano 75,5 miliardi di euro di valore aggiunto e ne attivano altri 133. In tutto 214,2 miliardi: il 15,3% circa del totale.
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