“Da oggi è scattato l’onere dell’utilizzo del Pos per tutte le categorie d’impresa. Ma quanto impatterà questo onere sull’azienda in termini di costo?”. Se lo chiede retoricamente Francesco Sottosanti, direttore di Federviaggio. “Esistono due tipi di costo legati alla moneta elettronica: il primo è l’affitto della strumentazione da pagare alla Banca, il secondo sono le commissioni richieste (in percentuale sulla spesa) dalla Banca o dall’Istituto Finanziario del Bancomat o della Carta di Credito/Debito del Cliente. Il risultato è che questo onere risulta essere un maggior costo senza effettivi benefici – commenta Sottosanti – Sarebbe quindi opportuno un intervento legislativo premiante verso i fornitori che si adeguano. Potrebbe essere ‘calmierante’ imponendo al mercato finanziario un unico prezzo uguale per tutti e plafonato verso il basso delle merchant fees attualmente applicate. Oppure di carattere ‘impositivo’, ribaltando il costo finanziario sostenuto dal fornitore sul prezzo al cliente. La soluzione migliore sarebbe quella ‘calmierante’, visto anche il prevedibile incremento delle transazioni tramite moneta elettronica che porteranno il volume d’affari degli istituti finanziari ad acquisire maggiori commissioni in assoluto. Come al solito – conclude Sottosanti – il Legislatore opera con un obiettivo condivisibile ma non prende in esame tutto il contesto lasciando scoperto il fianco a critiche ed innescando un conflitto tra ‘poveri’: Clienti e Fornitori. A quando il coinvolgimento attivo delle Associazioni che sanno esattamente cosa succede sul mercato nei minimi dettagli?”.