Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricevuto ieri l’amministratore delegato di Etihad Airways, James Hogan. “Secondo fonti autorevoli – come scrive ‘Il Sole 24 Ore’ di oggi – la visita a Roma dell’amministratore delegato della compagnia emiratina e l’incontro con Renzi sono serviti per affrontare gli ultimi nodi di una trattativa difficile, che sta prendendo molto più tempo del previsto. L’incontro Renzi-Hogan è stato positivo, secondo fonti del governo. Nel colloquio – continua il quotidiano di Confindustria – sono state identificate le possibili soluzioni e c’è l’impegno del governo a sostenere il problema degli esuberi tra i lavoratori Alitalia con ammortizzatori sociali. Anche le banche però dovranno accettare di fare sacrifici e rinunciare a parte dei crediti verso Alitalia, anche con la conversione in capitale. Se queste condizioni saranno soddisfatte Etihad è disponibile a investire in Alitalia una somma superiore a quanto finora ipotizzato; potrebbe arrivare a 550 milioni di euro per acquisire il 40% di Alitalia (la quota massima che potrebbe avere è il 49,9%)”. La bozza di piano di Etihad ha fissato condizioni molto dure per Alitalia e per le banche. La prima è che le banche accettino un consolidamento o una conversione in capitale, in modo comunque da sgravare Alitalia di almeno 400 milioni di euro di debiti finanziari (su un totale di circa un miliardo). Poi c’è la riduzione dei costi industriali, con il personale della compagnia aerea presieduta da Roberto Colaninno che dovrebbe essere ridotto di circa 3.000 addetti sui 14.000 totali. Etihad non vuole sedersi a trattare con i sindacati, chiede che sia Alitalia a risolvere la questione prima di perfezionare l’accordo finale. Terza condizione della compagnia aerea araba è un riassetto del sistema aeroportuale, con collegamenti dell’alta velocità ferroviaria con Fiumicino, lo scalo principale, ed una sostanziale liberalizzazione dei voli su Linate per avere una navetta tra Linate e Abu Dhabi. Questo richiederà tempi più lunghi, ma Etihad vorrebbe che a Roma si assumessero impegni adeguati. “Se Hogan riterrà soddisfacenti le risposte avute ieri da Renzi – conclude ‘Il Sole 24 Ore’ – nei prossimi giorni potrebbe inviare all’Alitalia la lettera d’intenti per fissare i punti per andare al negoziato finale. A quel punto, potrebbero servire un paio di mesi per capire se il matrimonio si farà davvero”.