Rimandata a settembre la riforma del turismo della Regione Campania

Per la riforma del turismo la Regione Campania dovrà attendere la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva: tutto rinviato all’11 settembre, quindi, anche se la Commissione Attività produttive ha avviato l’esame del testo unico articolo per articolo. L’ostacolo da superare questa volta, a detta dei consiglieri regionali firmatari di due dei provvedimenti confluiti nella legge , è quello dei presidi territoriali, con relativa sede nelle cinque province, dell’Agenzia unica regionale voluta dall’assessore al ramo Giuseppe De Mita. Per Luciano Schifone (Pdl) e Gennaro Mucciolo (Psi) si tratta di un nodo da superare prima di approvare la riforma. “Riteniamo necessaria la presenza di un responsabile territoriale che, oltre a rappresentare il territorio nell’agenzia, deve avere anche una funzione di coordinamento e, pertanto, essere dotato di una sede locale”, spiega Schifone. Il nuovo modello del turismo di De Mita prevede tre attori principali: la Regione, che si occuperà della programmazione; l’Agenzia per la promozione del Turismo e dei Beni culturali, che l’assessore definisce “un braccio operativo snello che deve incidere in tempi rapidi sull’intercettazione dei flussi”; i Sistemi turistici locali, che sostituiscono gli Ept ma con un approccio diverso: rappresentare le dinamiche delle aree a più forte attrazione turistica. Il testo del Consiglio dispone, invece, una cabina di regia composta dai sei responsabili delle unità provinciali che dovrà collaborare con l’assessore, la carta turistica, una carta dei servizi, due grandi eventi l’anno, quattro borse di studio per premiare l’innovazione, la capacità imprenditoriale e la creatività giovanile.