Regione Sardegna pronta ad impugnare la privatizzazione di Tirrenia

La Regione Sardegna ricorrerà contro la privatizzazione della Tirrenia se continuerà ad essere esclusa dal processo che vede la cordata di armatori della Cin (Compagnia italiana di navigazione) l’unica in corsa per l’acquisizione della società marittima. La conferma arriva dall’assessore dei Trasporti Christian Solinas, reduce dall’inaugurazione dei due collegamenti Sardegna-Penisola con le navi della cosiddetta flotta sarda varata per contrastare il caro traghetti. Secondo la Regione, le compagnie private mettono i bastoni fra le ruote all’operazione che vede in campo la Saremar, società controllata dalla Regione sarda, e minacciano di bloccare la privatizzazione. Ma dal palazzo del governatore Cappellacci viene data certa l’impugnazione se la Sardegna non avrà parte attiva nella vendita ed acquisizione della Tirrenia. Invocando l’articolo 14 dello Statuto sardo, “che è legge costituzionale – precisa Solinas – la compagnia o una sua parte sarebbe dovuta passare alla Regione. La flotta sarda è solo un passaggio, un punto di partenza e non di arrivo. L’orizzonte vero – ribadisce l’esponente della Giunta sarda – si chiama Tirrenia, con il suo patrimonio di naviglio ed i contributi destinati al servizio pubblico: 72 milioni per otto anni”. Secondo l’assessore, “è lo Stato ad aver sbagliato: prima di avviare qualsiasi procedura avrebbe dovuto coinvolgere la Sardegna nelle scelte”. Di qui l’annuncio ufficiale del ricorso. “Se la Regione non sarà ascoltata procederemo di sicuro – conferma Solinas – Ma siamo convinti che la prima spallata arriverà dall’Authority per la concorrenza che indaga sul cartello fra gli armatori”. Sulla partita Tirrenia, aggiunge l’esponente della Giunta, “vogliamo raggiungere un’intesa: abbiamo il diritto di confrontarci alla pari con lo Stato e gli armatori che vorranno discutere seriamente, senza ricatti, della vertenza”.