“L’Italia non ha bisogno di un maggior numero di aeroporti, ma di intervenire sugli scali più grandi per renderli più efficienti e meglio connessi, attraverso collegamenti con la rete ferroviaria e stradale, al territorio ed al bacino di traffico di riferimento”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Enav Guido Pugliesi. “Il sistema aeroportuale italiano, infatti, nello stato in cui si trova oggi non sarà in grado di sostenere adeguatamente il crescente sviluppo del traffico aereo del futuro; si prevede infatti che dagli attuali 133 milioni di passeggeri si passerà a 240 milioni nel 2020”. Perciò “l’obiettivo prioritario – ha sottolineato Pugliesi – deve essere quello di utilizzare le risorse disponibili non per creare nuovi aeroporti, ma per ammodernare, ampliare e potenziare, in modo mirato, quelli che già esistono e che già oggi rappresentano un asset significativo per l’intero Paese. Ricordo che dei 47 aeroporti italiani aperti al traffico commerciale solo una quindicina hanno un numero di passeggeri ritenuto ‘adeguato’ – ha concluso Pugliesi – addirittura alcuni scali sono aperti dalle 24 alle 6 per un solo volo notturno postale, con evidente ed enorme dispendio di risorse”.
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