Politica fa quadrato intorno a Malpensa dopo l’abbandono di Lufthansa Italia

Il mondo della politica fa quadrato intorno a Malpensa dopo la decisione di Lufthansa di cambiare le proprie strategie sullo scalo varesino, che verrà di fatto abbandonato dalla compagnia aerea tedesca dal prossimo autunno. E visto il caldo clima elettorale, a scendere in campo per sostenere la società che gestisce gli aeroporti di Milano, Sea, sono Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Il candidato del centro-sinistra al ballottaggio di Milano ha promesso, in caso di una vittoria alle urne, maggiore “attenzione per il futuro dello scalo internazionale, anche in previsione della quotazione in Borsa di Sea. Sono sicuro che Sea ed il suo management sapranno recuperare le quote di mercato perse in questi anni. Ora più che mai la liberalizzazione del mercato aereo ha bisogno di un’amministrazione che indichi le strategie di sviluppo” degli aeroporti. Pisapia ha poi ammesso che l’abbandono di Lufthansa è “sicuramente un brutto colpo per Milano e per tutta l’Italia. Questo – ha aggiunto – segnala anche la sfiducia che a livello internazionale si ha nei confronti del centrodestra ed in particolare nell’attuale sindaco”. Dal canto suo il sindaco uscente Moratti ha voluto mostrare ottimismo per lo scalo di Malpensa, scelto da Lufthansa appena tre anni fa come possibile nuovo hub della compagnia aerea tedesca. “Mi avete mai visto preoccupata quando Alitalia aveva abbandonato Sea e Malpensa? Mi sono sempre battuta – ha detto – per Sea e Malpensa, e credo che nonostante i momenti di difficoltà che sembravano insuperabili, forse grazie ad un po’ di esperienza manageriale ed imprenditoriale, siamo riusciti a far decollare Sea”. In linea con il sindaco uscente il presidente della Regione Roberto Formigoni. A suo avviso, infatti, l’aeroporto di Malpensa “saprà crescere nonostante le difficoltà ed anche in quest’occasione saprà reagire molto bene”. Toni più preoccupati sono stati usati invece dai sindacati, con la Cgil che teme ricadute sull’occupazione. “Al di là delle dichiarazioni del presidente della Sea Giuseppe Bonomi, che afferma che non ci saranno contraccolpi, noi intravediamo invece il rischio, in prospettiva, di un ridimensionamento complessivo dell’aeroporto di Malpensa”, ha detto il segretario generale della Cgil Milano Onorio Rosati. Secondo il sindacalista, infatti, sono “possibili pesanti ricadute sia sulla nostra economia che a livello occupazionale, a cominciare dal personale Sea”. Più cauta, invece, la Cisl. “Nonostante l’abbandono di Lufthansa, il progetto di sviluppo di Malpensa e la quotazione in borsa di Sea devono andare avanti”. Secondo il segretario generale dalla Fit-Cisl Lombardia Roberto Rossi, infatti, “la perdita di passeggeri è recuperabile”.