Petra perde il 19% di presenze tra gennaio e marzo dopo le rivolte

Un calo del 19% di presenze nella sola città di Petra. Tanto, fino ad oggi, sono costati i tumulti esplosi negli ultimi mesi in tutta l’area mediorientale e nordafricana. A dirlo sono i dati ufficiali resi noti oggi da uno degli alti dirigenti della Petra Development and Tourism Region Authority (PDTRA), Mohammad Abu Ghanam. Secondo Abu Ghanam, tra gennaio e marzo a visitare la città giordana sono state 154.439 unità contro le 191.255 dello stesso periodo dell’anno precedente. A causare il calo sono soprattutto gli avvenimenti che hanno travolto l’Egitto e la vicina Siria. Nel solo mese di marzo 2010 a visitare la città nabatea erano stati 102.918 turisti. Lo scorso mese, invece, a scegliere di passare qualche giorno di vacanza sono stati oltre la metà in meno (54.008 persone). Nonostante questo calo, fanno sapere le autorità giordane, nel primo trimestre del 2011 le entrate del settore turistico sono cresciute del 23%, raggiungendo gli 8.406 milioni di dinari giordani contro i 6.808 milioni del primo trimestre 2010. Un incremento dovuto alla crescita dei prezzi del settore. Nel frattempo, per tentare di correre ai ripari, il governo di Amman ha lanciato una nuova campagna per promuovere il turismo interno del Paese e denominata ‘Jordan is Beautiful’. Negli ultimi tre mesi anche nel Regno hashemita si sono susseguite proteste da parte dei cittadini che chiedono riforme politiche ed economiche.