Le festività pasquali e la costante attenzione a ricavi e costi consentono a easyJet, il vettore low cost britannico, di dimezzare le perdite nel primo semestre 2013, a 61 milioni di sterline (72,1 milioni di euro), rispetto ai 112 milioni di sterline dei primi sei mesi del 2012. I ricavi salgono poi del 9,3%, a 1,6 miliardi di sterline. Oltre a questi dati, ‘Il Sole 24 Ore’ odierno riporta un’intervista a Frances Ouseley, direttore Italia di easyJet: “Siamo soddisfatti di questi risultati che arrivano in uno scenario macroeconomico difficile e che sono generati da una strategia che lavora sia sui ricavi ed i costi che sulla soddisfazione del cliente”. Assai significativa la fetta nel segmento business, pari a 10 milioni di passeggeri l’anno in Europa. “In un contesto come quello attuale – prosegue Ouseley – anche le aziende sono diventate più sensibili ai prezzi”, che restano molto competitivi grazie al mantenimento di un vantaggio nei costi. “Prestiamo grande attenzione alle modalità che ci permettono di tenere basse le spese – chiarisce Ouseley al quotidiano confindustriale – Abbiamo individuato, per esempio, un nuovo modo di fare il de-icing, cioè lo sghiacciamento degli aerei, meno dispendioso, ed introdotto delle poltrone più leggere. E stiamo valutando la possibilità di acquistare aeromobili di nuova generazione con minori consumi di carburante, sebbene la nostra flotta abbia una vita media di 4 anni e mezzo”. Airbus e Boeing hanno già presentato le loro proposte e, non appena saranno finalizzate, “faremo una raccomandazione agli azionisti per l’eventuale acquisto che potrebbe – precisa smentendo le voci di chiusura dell’operazione – alla fine anche non concretizzarsi”.