E’ partita materialmente la petizione per riportare la Gioconda di Leonardo da Vinci a Firenze nel 2013, cento anni dopo il suo ritrovamento nel 1913 a seguito del furto perpetrato il 21 agosto 1911 al Louvre dall’imbianchino Vincenzo Peruggia, un varesino emigrato Oltralpe. Il primo tavolo è stato allestito dal Comitato promotore in piazza Santa Maria Novella a Firenze, ma anche in altre città si sono attivati gruppi per promuovere la petizione: i primi sono a Torino, Roma, Bologna, Genova, Ravenna, Parma, e, all’estero, a Mosca, San Pietroburgo e Parigi. Nella capitale francese si è mobilitato un gruppo di storici dell’arte. ”L’obiettivo è di 100.000 firme in sei mesi da consegnare poi ai ministri della cultura di Italia e Francia ed al museo del Louvre – ha detto il presidente del Comitato Silvano Vinceti – Ma oltre ai tavoli nelle piazze, il grosso della raccolta si svolgerà su Internet, coinvolgendo importanti blog, anche negli Stati Uniti”. La campagna è sostenuta dalla Provincia di Firenze che, come ha ricordato l’assessore Stefano Giorgetti, ”sta valutando come fare il Museo di Leonardo Pittore nell’ex convento di S.Orsola, stesso luogo dove si scava per trovare i resti di monna Lisa Gherardini, e come fare un itinerario fino a Vinci dove c’è il museo con le macchine di Leonardo”. Invece, per quanto riguarda il sostegno del Comune, Silvano Vinceti ha invitato ”il sindaco di Firenze Matteo Renzi a battere tre colpi, se c’è: Firenze fu città di formazione di Leonardo come pittore e ci si aspetta dal Comune un atto storico aderendo a quest’iniziativa, anche per incentivare il turismo culturale. Il nostro Comitato può mobilitare le persone, ma poi devono agire le istituzioni, tra cui il Governo, quando ci sarà da trattare con il Louvre per chiedere ufficialmente la Gioconda in prestito”.