Nel 2010 sicurezza aerea al top, un incidente ogni 1,6 milioni di voli

Con un incidente su 1,6 milioni di voli di aerei costruiti in Occidente, il 2010 ha il record storico per sicurezza aerea. “L’aereo è ancora il mezzo di trasporto più sicuro”, ribadisce Giovanni Bisignani, direttore generale ed amministratore delegato della Iata, l’associazione internazionale del trasporto aereo (di cui fanno parte 234 compagnie) che ha diffuso i dati. Sul fronte economico, il 2010 si è chiuso con utili complessivi per il settore per 15 miliardi di dollari, in parziale ripresa dopo i 40 miliardi di perdite registrati negli ultimi dieci anni. Per il 2011 sono stati ipotizzati 9 miliardi di utili ma “dovranno essere rivisti a causa dell’impennata delle quotazioni del greggio”, schizzato alle stelle a causa delle proteste in Medio Oriente e Nord Africa. Tornando alla sicurezza dell’aviazione, il tasso globale di incidenti (misurato in perdite di aeromobili, hull loss, cioè rimasti distrutti o gravemente danneggiati tanto da non essere riparabili), per milione di voli di aerei costruiti in Occidente nel 2010 è stato dello 0,61, cioè un incidente ogni 1,6 milioni di voli. Un significativo miglioramento rispetto allo 0,71 del 2009 (un incidente per 1,4 milioni di voli). In cifre assolute, nel 2010, hanno viaggiato in sicurezza 2,4 miliardi di persone su 36,8 milioni di voli (28,4 milioni su aerei jet, 8,4 milioni su aerei a turboelica); sono stati 17 gli incidenti ‘hull loss’ che hanno riguardato aerei costruiti in Occidente rispetto ai 19 del 2009 e 94 gli incidenti (velivoli di ogni tipo, costruiti sia in Occidente che in Oriente) rispetto ai 90 del 2009. E in termini assoluti, l’anno scorso gli incidenti mortali (che hanno coinvolto velivoli di ogni tipo) sono saliti a 23 dai 18 dell’anno prima e ci sono state 786 vittime rispetto alle 685 del 2009. Le aviolinee che fanno parte della Iata hanno registrato dati migliori rispetto alla media del settore, con un tasso di incidenti per jet costruiti in Occidente dello 0,25, cioè un incidente ogni quattro milioni di voli. La prima causa di incidenti nel 2010, il 21% del totale (26% nel 2009), si è confermata la ‘runway excursion’, cioè la fuoriuscita dalla pista del velivolo durante il decollo o l’atterraggio; in quest’ultimo caso, circa il 35% è avvenuto su piste bagnate. Altro motivo importante di uscite di pista è un ‘avvicinamento instabile’, in cui il velivolo si avvicina troppo velocemente, troppo alto o tocca terra oltre il punto previsto di atterraggio sulla pista. Il ‘ground damage’ (danni durante la movimentazione a terra degli aeromobili) è responsabile dell’11% di tutti gli incidenti del 2010, dato migliorato dal 17% del 2008.