Nascerà entro luglio la ‘Società aeroporti Romagna’ (Sar), holding che unirà gli aeroporti di Rimini e di Forlì. Regione, Province di Rimini e Forlì-Cesena, Comuni di Rimini e Forlì, soci di riferimento delle realtà coinvolte nella fusione, hanno siglato un protocollo di intesa in cui si impegnano alla costituzione della Sar nella quale faranno conferimenti, sia azionari sia in denaro. Anche se Comune e Provincia di Rimini hanno posto la condizione che i debiti del Ridolfi non vengano scaricati sulla nuova società. All’atto della costituzione, la Regione conferirà in Sar le partecipazioni che detiene attualmente in Seaf (Forlì) ed in Aeradria (Rimini). La Sar a sua volta acquisirà ulteriori quote di Seaf e contestualmente parteciperà all’aumento di capitale sociale di Aeradria per 1,5 milioni. Gli Enti pubblici stanno già conducendo le operazioni di valutazione aziendale, la cui ultimazione è prevista entro il 31 agosto. Inoltre, gli Enti soci si sono impegnati a deliberare quanto prima, nei rispettivi organi istituzionali, il conferimento nella Sar di tutte le azioni possedute in Aeradria e Seaf. La Sar sarà inizialmente amministrata da un consiglio d’amministrazione composto da tre membri, di cui uno designato dalla Regione Emilia-Romagna con la carica di presidente, uno nominato di comune accordo dalla Provincia e dal Comune di Rimini attraverso Rimini Holding SpA ed il terzo designato di comune accordo dal Comune di Forlì attraverso Livia Tellus Governance SpA e dalla Provincia di Forlì-Cesena. Nello stesso modo saranno nominati i membri del collegio sindacale. I membri non percepiranno alcun compenso per la carica ricoperta, fino a quando gli Enti soci non avranno conferito le loro partecipazioni in Sar e la Società Aeroporti di Romagna non avrà approvato un piano industriale. La Sar elaborerà entro il 30 settembre, con i consulenti di Aeradria e Seaf, un piano industriale dell’attività di sviluppo che tenga conto delle necessarie azioni di razionalizzazione da individuare e realizzare sulle gestioni dei due aeroporti di Rimini e Forlì. Il piano dovrà inoltre considerare le sinergie che possono generarsi attraverso l’integrazione delle rispettive gestioni, anche tramite la centralizzazione delle funzioni aziendali. Nel piano, inoltre, dovranno essere indicate le esigenze del fabbisogno finanziario di Aeradria e Seaf prevedibili entro la fine dell’anno 2011. Previsto, poi, l’ingresso nel capitale di un partner industriale. Il presidente della Provincia e il sindaco di Rimini hanno però posto un distinguo: “Prima del conferimento delle azioni – hanno precisato Vitali e Gnassi – i soci dovranno farsi carico delle perdite o sofferenze delle proprie società e devono essere messi a punto i meccanismi societari per i quali eventuali perdite di esercizio dei singoli scali saranno, anche in futuro, ripianate dai rispettivi soci delle attuali società di gestione”.