MSC Crociere e Fincantieri battezzano il ‘Rinascimento’ nel segno del made in Italy

Foto Onorato e BonoGià il nome riporta al meglio della nostra storia. Con il piano ‘Rinascimento’ MSC Crociere sceglie Fincantieri per una commessa del valore di circa 200 milioni di euro che interesserà quattro navi: MSC Armonia, MSC Lirica, MSC Sinfonia e MSC Opera. Il progetto, che sarà completato entro il 2015, prevede l’aggiunta di spazi dedicati all’intrattenimento, l’adozione di tecnologie d’avanguardia, il rinnovamento, negli spazi e nel decor, delle boutique di bordo, l’aggiunta di circa 200 cabine per nave, aqua park e spazi per lo shopping rinnovati con nuovi marchi italiani. E proprio l’italianità è stata al centro di una presentazione, tenutasi stamattina a Roma presso la sede del garante finanziario dell’operazione, Sace, in cui si è respirato l’orgoglio e la soddisfazione propri di due grandi player del Belpaese che si incontrano. “Per un’azienda che si sente italiana, lavorare con Fincantieri ha un altro sapore – conferma Gianni Onorato, Ceo di MSC Crociere – Fincantieri, infatti, non solo dà garanzie di qualità e di tempi, ma anche d’innovazione, perché partecipa attivamente all’organizzazione e definizione del progetto, comportamento che non appartiene a tutte le aziende italiane”. Onorato parla poi del prodotto crociere, la cui accessibilità di prezzi ha permesso di navigare in momenti di difficoltà economica senza scontare la riduzione del 15% registrata dal mercato turistico italiano. “Il nostro obiettivo è crescere e guardiamo al futuro con ottimismo – dice – Il nostro principale mercato è quello italiano, seguito da Germania e Francia. Abbiamo una presenza importante in Brasile ed Argentina, ma anche in Sudafrica, verso cui hanno viaggiato con noi oltre 100.000 sudafricani durante il nostro inverno, che per loro è estate. Mercati emergenti sono poi quello della Russia e della Turchia, sui quali cominciamo a posizionarci”. Non mancano i riferimenti del Ceo di MSC Crociere a pricing e rapporto con il trade: “Nel 2013 abbiamo notato segnali di ripresa del pricing, che saranno ancora più forti nel 2014 per una minore presenza di compagnie americane che abbassano i prezzi del Mediterraneo, da sempre nostro bacino. Per il trade, che continua ad essere il nostro canale, manterremo la trasparenza del prezzo allontanando il last minute, che non piace a nessuno. Nel 2015 studieremo in accordo con gli addetti una formula sul booking anticipato”. Filo rosso della presentazione di ‘Rinascimento’, come si è detto, è stato però il Made in Italy: “Continueremo ad associarci a partner italiani – annuncia Onorato – proseguendo le operazioni lanciate con Eataly e Segafredo e portando l’italianità nel mondo”. Un messaggio condiviso e rilanciato con forza da Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri: “Con 20.000 dipendenti e la presenza in tre continenti, siamo i campioni dell’industria cantieristica occidentale. Quarti al mondo, preceduti da tre aziende coreane, siamo i primi per prodotti ad elevata tecnologia. Con Sace abbiamo creato un rapporto che va sottolineato in un Paese che non fa mai sistema. Ci dispiace – lamenta Bono – di essere guardati come mosche bianche quando dovremmo essere la normalità. Questo mettersi insieme con MSC Crociere in un primo programma strutturato è più importante del progetto stesso, perché evidenzia la loro lungimiranza e la nostra capacità ingegneristica, preludendo a future possibili collaborazioni. Sono avvilito – continua Bono – che invece di prendere il buono ci si soffermi sempre e soltanto sul piagnisteo e su situazioni ormai incancrenite. Svegliamoci e parliamo di quello che possiamo fare, non di quello che non è stato fatto. La collaborazione MSC Crociere-Fincantieri-Sace rappresenta un buon esempio del mio auspicio”.