Novità in arrivo a Roma per il contributo di soggiorno dovuto dalle attività non ricettive: non più un euro per ciascun turista ma un contributo forfettario annuale degli operatori, a partire dai gestori degli stabilimenti balneari. La delibera che modifica le due precedenti del 2010 e stabilisce le “modalità di riscossione delle entrate derivanti dai servizi turistici diversi da quelli ricettivi”, arriverà all’esame dell’assemblea capitolina domani, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Il provvedimento, in pratica, stabilisce che gli stabilimenti balneari, gli open bus e i boat people dovranno corrispondere una somma annuale e non esigerla dai visitatori non romani. Anche se la delibera non stabilisce precisamente quale sia la somma, gli stabilimenti balneari dovrebbero pagare circa 50.000 euro all’anno da dividere tra loro, anche se Renato Papagni, presidente dell’Assobalnerari, ha inviato una lettera al sindaco per sapere come mai “solo 68 su 92 concessionari totali sono tenuti a pagare”. Per gli otto gestori di open bus la cifra dovrebbe aggirarsi intorno al milione di euro. Il presidente della Commissione turismo, Alessandro Vannini Scatoli, ha spiegato che “il turismo contribuisce sia sull’ordinario delle tasse del comune che grazie al contributo di soggiorno, anche se, nei primi sette mesi del 2011 (gennaio-luglio) l’introito è stato di 29 milioni di euro e quindi meno della metà dei 72 milioni annuali di maggiori entrate previsti in manovra. Nonostante ciò credo ci siano i margini per recuperare entro il 31 dicembre”. Per la delibera, già passata nelle commissioni bilancio e turismo, verrà votata, sempre nella seduta di domani, l’immediata eseguibilità.