Un accordo sull’emergenza “si troverà”. Ma “se non rilanciamo la nostra economia, possiamo mettere tutte le navi che vogliamo a guardia delle nostre coste, ma in tre mesi saremo daccapo”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il ministro del turismo tunisino Mehdi Havas, secondo il quale serve “un piano da 5 miliardi di investimenti e prestiti a tasso ridotto su scala europea. Negli ultimi tre mesi – spiega – la nostra economia è andata a picco ed il risultato è che ci troviamo con 500.000 disoccupati. Se andiamo avanti con questo ritmo produttivo, ci vorranno cinque anni per riassorbirli”. Nel turismo, considerando “anche l’indotto, arriviamo a circa 800.000 occupati” su una popolazione attiva in Tunisia paria a “due milioni di lavoratori”. Ma “oggi registriamo una flessione di questo comparto pari al 60%. Se non invertiremo questa tendenza, alla fine della stagione turistica ci ritroveremo con almeno altri 100-200.000 disoccupati” che cercheranno di emigrare. La questione, per Havas, va affrontata “su scala europea, se non mondiale. Serve un piano di aiuti massiccio per i Paesi del Nord Africa”. E “l’Europa non può che essere in prima fila”.