“Se la prospettiva nel breve periodo è quella di una fusione o integrazione di Alitalia con Air France, vuol dire che si sono persi inutilmente due anni ad inseguire la chimera dell’italianità della compagnia di bandiera”. Lo afferma il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera Michele Meta commentando notizie di stampa secondo le quali Alitalia ed Air France starebbero per dare vita ad una holding. “Ricordiamo – dice Meta – che la privatizzazione di Alitalia in questi termini l’ha voluta fortemente il presidente Berlusconi; ne ha fatto un tema da campagna elettorale ed ha scaricato tre miliardi di euro di debiti sui contribuenti lasciando per strada 8.000 lavoratori dell’ex compagnia di bandiera. Se bisognava comunque arrivare alla fusione con Air France – argomenta Meta – bastava evitare due anni di limbo che hanno danneggiato fortemente il sistema del trasporto aereo nazionale, riducendo il perimetro aziendale di Alitalia a compagnia aerea regionale e favorendo in deroga alle normative Antitrust un monopolio sulla tratta più redditizia, la Roma-Milano. Si dice che nel futuro cda della super Holding Alitalia sarà rappresentata da due o tre membri – conclude Meta – ma non è nient’altro che il progetto originario di acquisto da parte di Air France che fu osteggiato proprio dal premier e che prevedeva condizioni sicuramente più vantaggiose di quelle sottoscritte dal Governo con la Cai”.