Si apre un nuovo fronte sull’Egitto, ma tutto italiano e che riguarda la comunicazione, non i rivolgimenti politici che interessano l’area continentale del Paese. Il confronto-scontro si consuma infatti sul Mar Rosso dopo che il TG1, in un servizio andato in onda durante l’edizione delle ore 20.00 di domenica 14, ha diffuso informazioni in merito a turisti italiani “quasi del tutto assenti” a Sharm El Sheikh. Non si è fatta attendere la reazione di Federviaggio ed Astoi Confindustria Viaggi, che dati alla mano ha smentito seccamente quanto propalato dalla testata giornalistica. Federviaggio “condanna questo tipo di giornalismo non professionale e si avvarrà di ogni mezzo previsto dalla legge per vedere risarcito il danno potenziale causato dal servizio alla tranquillità dei turisti ed all’attività delle decine di operatori italiani impegnati sulla destinazione”, mentre Astoi Confindustria Viaggi, nella sua nota, evidenzia una condotta che “produce non solo disinformazione, ma fa altresì emergere una certa schizofrenia all’interno della stessa testata, fatto che potrebbe provocare un grave disorientamento nel pubblico”. L’Associazione dei tour operator, infatti, era stata consultata appena una settimana prima da Speciale TG1, rubrica di approfondimento del telegiornale della rete ammiraglia Rai, per fornire i dati degli italiani in vacanza nel Mar Rosso, pari a 19.000 unità di cui circa 10.000 a Sharm El Sheikh, cifre che Astoi ribadisce nella nota: “Possiamo dunque confermare quanto già dichiarato a più riprese: nei principali centri di attrazione turistica del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Hurgada) e della costa nord (Marsa Matrouh), un gran numero di nostri connazionali sta trascorrendo le proprie vacanze in assoluta tranquillità. Le richieste di cancellazione dei soggiorni prenotati in queste località sfiorano ad oggi il 3%, dato che possiamo considerare come ampiamente fisiologico. Pertanto – conclude la nota di Astoi Confindustria Viaggi – ci auguriamo che il TG1 ripristini quanto prima una corretta informazione sul tema e che non si continui a dare risalto a notizie che sembrano avere l’unico scopo di danneggiare l’economia turistica del Paese”.