In un trafiletto comparso sull’Espresso di questa settimana si denuncia la situazione del portale Italia.it, definito “in avaria”. “La redazione del sito non sta ricevendo un euro da febbraio – scrive l’Espresso – Il pagamento dovrebbe partire dalla società (ora in liquidazione) Promuovi Italia Spa, di proprietà al 100% di Enit, cioè del ministero dei Beni Culturali, e finire sul conto di Unicity, l’azienda vincitrice dell’appalto bandito nel 2012 per rinfrescare contenuti e reputazione di un portale dalla storia assai travagliata. Invece nulla: per ora, borse cucite e zero spiegazioni. Il direttore editoriale di Italia.it, Arturo Di Corinto, si è speso per rivoluzionare la vetrina ufficiale del Paese sul web, gestendo il turnover di ministri e lungaggini anacronistiche per il fulmineo mondo online. Ma ora preannuncia le dimissioni, mentre alcuni suoi collaboratori – conclude l’Espresso – hanno fatto le valigie ed intentato causa per i sei mesi di arretrati”.