Le associazioni di categoria aprono la vertenza turismo contro l'abusivismo e per la legalità

Si è aperta la vertenza turismo. Negli ultimi tre anni, in coincidenza con la crisi economica, l’abusivismo in tutte le sue forme, insieme alla concorrenza sleale, ha preso campo il tutto il settore turistico, dalle agenzie di viaggi alle professioni turistiche, passando per la ricettività. Adesso, però, gli operatori sono davvero stanchi. E così Fiavet, insieme alle associazioni di categoria aderenti a Confcommercio, Confesercenti e Confindustria, si è costituita in tavolo tecnico e ha valutato le diverse criticità che affliggono le categorie imprenditoriali. Inoltre, avendo rilevato il totale vuoto politico che attanaglia il settore insieme ad un’incapacità progettuale, gli operatori hanno deciso di aprire la vertenza turismo e insieme hanno annunciato l’organizzazione degli Stati generali del turismo in Sicilia. “Esiste il problema di regolamentare tutto il settore – denuncia Giuseppe Cassarà, presidente onorario Fiavet nazionale – ma in particolare il settore delle agenzie di viaggi dove un regolamento manca ormai da 75 anni. Ora occorre fare una verifica con il Dipartimento perché adesso diciamo basta a questa completa mancanza di regole certe”. “L’attuale situazione che ci troviamo ad affrontare in cui le aziende abusive divorano quelle che operano nel rispetto della legalità – sottolinea Andrea Corso, presidente di Assoturismo Confesercenti – è causata dagli atteggiamenti improvvidi della politica degli ultimi anni”. Ai lavori ha preso parte anche Anna Maria La Vecchia, dirigente regionale del Servizio agenzie di viaggi e professioni turistiche, in rappresentanza del Dipartimento regionale Turismo guidato da Marco Salerno, che ha manifestato la volontà di condividere altri tavoli tecnici utili per individuare le soluzioni amministrative possibili nella lotta all’abusivismo ed a tutela della legalità. Infine, anche un accenno al Codice del Turismo. Insieme al Dipartimento, si stanno valutando i limiti di applicabilità del testo voluto dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla.