L’Arcidiocesi di Trento interessata all’acquisizione di Alpitour

La cessione di Alpitour potrebbe finire in Gloria. Nel senso che all’acquisizione del tour operator in via di dismissione dalla Exor (holding della famiglia Agnelli), sarebbe interessata anche la Chiesa. Lo ha rivelato il giornale l’Adige secondo il quale anche la finanziaria dell’Arcidiocesi di Trento (Isa Spa, di cui la maggioranza delle quote è dagli enti ecclesiastici) è interessata all’acquisto del 100% di Alpitour. Il quotidiano racconta come l’obbiettivo di acquisizione sia nello specifico del Fondo Progressio Investimenti 2, che a sua volta è controllato dalla Sgr partecipata da Isa e Fondazione Caritro. Isa possiede il 12% di Progressio Sgr.
Insieme a Progressio, all’operazione parteciperebbe anche Network Capital Partner. Il gruppo degli acquirenti è guidato da Wise Sgr e da Hirsch & Co di Mario De Benedetti.
Alpitour è stata valutata 225 milioni di euro. Per rilevare il 100% delle quote i fondi hanno stanziato 100 milioni di capitale, unitamente a prestiti bancari tramite Intesa-Sanpaolo, Popolare Milano, Monte Paschi e Popolare Emilia-Romagna. Secondo i piani di investimento Wise e Hirsch interverranno con 60 milioni di euro, mentre gli altri componenti dell’operazione investiranno – compresa Progressio – i restanti 40 milioni.