Lampedusa: ecco cosa prevede il piano del Governo

Interventi sulla rete idrica e fognaria, miglioramento del ciclo di gestione dei rifiuti e promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Sono queste alcune delle novità contenute nel piano straordinario da 26 milioni di euro approvato dal Consiglio dei ministri per fronteggiare lo stato di emergenza a Lampedusa, come annunciato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, coordinatrice del piano degli interventi per l’isola. “Il Governo ha promesso e mantiene – afferma il ministro Prestigiacomo -. Lampedusa ha pagato un prezzo in termini di immagine per l’ondata di sbarchi ed ha dato un grandissimo contributo di umanità e di accoglienza a migliaia di migranti. Con questo provvedimento puntiamo a dare una risposta concreta alle giuste istanze degli isolani, ma pure a contribuire a costruire una nuova e migliore qualità nelle strutture dell’isola anche ai fini di promozione turistica. Lampedusa e le Pelagie sono un giacimento di natura e di bellezza che va valorizzato come risorsa per un turismo sostenibile. E’ questo il nostro obiettivo”. Fra gli interventi previsti dall’ordinanza ci sono: la realizzazione di interventi volti alla verifica del ciclo integrato delle acque e all’adeguamento e riqualificazione della rete idrica e fognaria esistente; interventi per il miglioramento del ciclo integrato di gestione dei rifiuti e per la bonifica e il risanamento ambientale; la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica; la riqualificazione delle strutture dell’area marina protetta Isole Pelagie; interventi per la riqualificazione paesaggistico-territoriale, la manutenzione e ristrutturazione di edifici e strutture pubbliche; la riqualificazione ambientalmente sostenibile della rete di trasporto pubblico locale e delle relative infrastrutture. Tra le agevolazioni fiscali per i residenti, l’ordinanza autorizza chi ha acceso un mutuo a richiedere agli istituti di credito e bancari la sospensione fino al 31 dicembre 2011 delle rate dei finanziamenti, optando tra la sospensione dell’intera rata o quella della sola quota capitale.