Quest’estate sventoleranno 355 Bandiere Blu sulle spiagge della Turchia, che mantiene così il quarto posto nella classifica delle Bandiere Blu internazionali, subito dopo la Spagna, la Grecia e la Francia. A queste 355 se ne aggiungono altre 19 per le marine. Un riconoscimento importante, che premia gli sforzi compiuti dal governo centrale e dalle amministrazioni locali per la salvaguardia e la tutela degli oltre 8.000 chilometri di costa turca che si sviluppa su quattro mari differenti. La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 41 Paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei (Sud Africa, Marocco, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Nuova Zelanda, Brasile, Canada e i Caraibi), con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’Onu: Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e Unwto (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la Fee ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato ad oltre 3.650 località turistiche balneari (spiagge e marine) che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. L’assegnazione della Bandiera Blu per le spiagge e per le marine è basata su 32 precisi criteri che coprono quattro aspetti fondamentali : educazione ambientale ed informazione, qualità delle acque, management ambientale, sicurezza e servizi. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche verso un processo di sostenibilità ambientale.
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