La Tunisia al fianco degli operatori

Salma Elloumi RekikIl Governo tunisino si rimbocca le maniche. La ministra del Turismo Salma Elloumi Rekik (nella foto), infatti, ha annunciato una serie di misure a beneficio soprattutto degli albergatori e degli operatori turistici per limitare i danni dopo i fatti di Sousse. Si tratta di misure economiche che si sommano a quelle sul piano operativo quali l’aumento della sicurezza turistica in primis, con l’istituzione della vigilanza armata per hotel, spiagge e siti turistici già in atto. Le decisioni adottate prevedono il 30% di sconto sulle tariffe per i trasporti aerei e marittimi per i tunisini residenti all’estero; la cancellazione dell’imposta di bollo per gli stranieri durante la loro partenza dalla Tunisia; la riduzione del tasso dell’Iva 12-8% per le imprese turistiche; l’esame per un’eventuale ripianificazione dei debiti, anche fiscali, delle imprese; il rinvio del rimborso di prestiti per il 2015 ed il 2016 con la riprogrammazione in base alle capacità dell’azienda di pagare i propri debiti; la concessione di prestiti eccezionali rimborsabili nell’arco di 7 anni con due anni di grazia con la garanzia dello Stato; la concessione di visti d’ingresso in Tunisia per investitori e uomini d’affari provenienti da Cina, India, Iran e Giordania; l’annullamento del visto per Angola, Burkina Faso, Repubblica del Botswana, Bielorussia, Kazakistan e Cipro. Circa le ripercussioni dell’attentato sui livelli di occupazione diretta, la Ministra ha assicurato: “Coloro che saranno licenziati riceveranno un assegno di 200 dinari al mese forniti dal ministero degli Affari Sociali fino a dicembre 2015”. Per i mesi successivi sarà valutata la situazione al momento.