Sei municipi di Spagna, tre camere di commercio agrarie di Francia ed una del Portogallo hanno unito le forze per creare un nuovo prodotto turistico: una rete europea di turismo equestre, ribattezzata Equustur, che sarà una realtà a partire dal mese di aprile. A presentare ai media il progetto, a Barcellona, è stata la direttrice tecnica di Equustur Ana Sanz. La rete punta ad unire la cultura, il patrimonio e la ricchezza naturale di ogni territorio con l’equitazione ed il turismo attivo. Sovvenzionato dall’Unione Europea, il progetto di rete è stato avviato un anno fa con un investimento di 1,4 milioni di euro. Per il momento, le rotte di turismo equestre pubblicizzate sono quelle della Valls de Mantcau e di Rioacabado, in itinerari della durata di 3, 5 o 7 giorni, in funzione del territorio. I soci di Equustur celebreranno il congresso europeo di turismo equestre a Badajoz i prossimi 10 e 11 marzo.