“Il Palio di Siena è divenuto una vera ossessione per il ministro Brambilla alla quale continua a sfuggire la funzione sociale, culturale ed economica della manifestazione”. Ancora una volta, il responsabile turismo del Partito Democratico, Armando Cirillo, non si lascia sfuggire l’occasione per stigmatizzare le prese di posizione del ministro del Turismo a proposito della presunta crudeltà verso gli animali, di cui accusa Siena e il suo storico Palio. “Il ministro non perde occasione per ingaggiare un contenzioso che assume sempre più contorni grotteschi – prosegue Cirillo – Il Palio di Siena non è la tauromachia, nè una corsa clandestina di cavalli dopati, bensì una manifestazione culturale, nel vero e proprio senso della parola. Cosa che evidentemente sfugge al nostro ministro più intenta a farsi fotografare con le tigri che ad occuparsi dei problemi enormi del nostro turismo. Al di là del fatto che i contradaioli non sono dei feroci aguzzini che sottopongono i cavalli a trattamenti inumani, sarebbe interessante vedere il ministro applicare la stessa attenzione a tutte le manifestazioni, comprese quelle sportive in senso stretto, che coinvolgono animali, i cavalli in particolare. Il Palio è un simbolo che rappresenta una città ed è fonte di reddito, forse se il ministro si preoccupasse del suo ruolo e non di fare l’agit prop ne beneficerebbe l’intero comparto. D’altra parte – conclude l’esponente Pd – in un governo in cui il ministro dell’Economia ha sostenuto che con la cultura non si mangia, non stupisce che il ministro del turismo faccia di tutto per affossare il settore di sua competenza”.