Sono i turisti a far ripartire Atene. Dopo anni in cui perfino i vacanzieri si sono tenuti alla larga dal paese, quest’anno la Grecia registra un vero e proprio boom di visitatori. E anche se non si vede ancora la luce in fondo al tunnel, rallenta la recessione. L’economia ellenica ha segnato nel secondo trimestre una flessione del 3,8%, la contrazione minore da quasi tre anni. Un segnale incoraggiante accompagnato da un aumento, seppur lieve, delle esportazioni per la prima volta in cinque trimestri. Tuttavia il forte calo delle importazioni riflette ancora la debolezza della domanda interna. Il calo del Pil nel secondo trimestre è inferiore alla stima preliminare di agosto che indicava una contrazione del 4,6% e segue la flessione del 5,6% registrata nei primi tre mesi dell’anno. Il turismo, che rappresenta circa un quinto del prodotto interno loro ellenico, ha visto un vero e proprio rimbalzo. La banca centrale stima che le entrate dell’industria turistica cresceranno del 10% a fine anno ad undici miliardi di euro grazie al record di turisti quest’anno, un milione in più del 2012. Gli incassi derivanti dal settore, calati il 5% lo scorso anno, sono balzati del 15,5% nei primi cinque mesi del 2013. L’economia ellenica è in recessione da sei anni e ha perso il 23% in termini reali dal 2008. Il governo ed il Fondo monetario internazionale stimano che Atene avrà bisogno di 10-11 miliardi di euro di nuovi finanziamenti nel 2014-2015, una cifra superiore a quella che era stata indicata finora dalla troika. I paesi dell’Eurozona dovrebbero decidere il via libera al terzo salvataggio per la Grecia a novembre, al termine della missione degli ispettori internazionali.
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