Per il viaggio inaugurale tra Milano e Roma ci sono volute due ore e 55 minuti, ma quando potrà viaggiare a 350 chilometri all’ora, esprimendo tutta la sua potenza, i tempi di percorrenza potranno scendere fino a due ore e venti minuti. Il Frecciarossa 1000, il nuovo treno superveloce di Trenitalia, è stato battezzato nel giorno della Liberazione, e per l’occasione, ha viaggiato con un passeggero d’eccezione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accompagnato dai ministri Graziano Delrio e Dario Franceschini e dai vertici delle aziende coinvolte nella creazione del supertreno, da Bombardier a Fs, da AnsaldoBreda a Bertone, che ne ha curato il design. Il treno più veloce d’ Europa, capace di una velocità di ‘crociera’ di 350 chilometri all’ora e di una velocità massima 400 chilometri, debutterà il 14 giugno, “puntuale all’appuntamento con Expo” secondo l’ex amministratore delegato di Fs ed amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti, con i primi sei convogli che effettueranno otto collegamenti tra Roma e Milano, sette dei quali toccheranno Torino e quattro Napoli. I collegamenti saliranno a 14 a settembre ed a 22 a dicembre, quando dovrebbero arrivare anche le autorizzazioni per aumentare la velocità da 300 a 350 chilometri. La consegna dei 50 treni, costruiti da Bombardier e AnsaldoBreda ed acquistati da Trenitalia per 1,6 miliardi di euro, si concluderà nel 2017 e consentirà di spostare parte dell’attuale flotta di Frecciarossa sulle dorsali adriatica e tirrenica, affamate di treni veloci. “A parte il discorso sulla bellezza e l’antichità preferisco il nuovo Frecciarossa 1000 al treno storico del Quirinale perché quello era per una sola persona, mentre il Frecciarossa è per tutti”, ha detto Mattarella dopo aver visitato il treno della presidenza della Repubblica, restaurato ed esposto alla stazione Centrale di Milano accanto al Frecciarossa 1000. Il supertreno, per cui non sono previsti rincari nei biglietti, “è uno degli elementi che può aiutare la ripresa” ed è un segno del fatto “che l’Italia vuole continuare ad investire in un settore come quello ferroviario”, ha detto l’amministratore delegato di Fs Michele Mario Elia. Per il presidente Marcello Messori si tratta di “un treno magnifico che esprime la capacità di innovazione tecnologica del Paese”, con un “impatto ambientale estremamente contenuto” ed in grado di viaggiare su “tutte le infrastrutture europee”. Anche per Delrio il treno “è un segno dell’Italia che ce la fa” puntando su “tecnologia e innovazione”. E se la sfida dell’alta velocità è “vinta, adesso l’ Italia ha davanti una sfida enorme che è quella di migliorare molto il trasporto regionale dei pendolari” ha aggiunto, indicando nella necessità di “connettere meglio il Sud” l’altra “priorità” del governo. Sul treno, dove il pranzo è stato servito dallo chef stellato Carlo Cracco, è salita anche Manuela Olivieri, vedova di Pietro Mennea. La “freccia del Sud”, a cui Moretti promise di intitolare il treno nel giorno della scomparsa, “avrebbe considerato un privilegio vedersi intitolato questo treno e ne sarebbe stato molto orgoglioso”, ha dichiarato. “E’ una dedica azzeccatissima, Mennea è il simbolo di un’Italia che non solo andava veloce ma era solida”, ha detto Delrio ricordando un atleta capace non solo di risultati sportivi eccezionali, ma anche di conseguire, sudandosele sui libri, quattro lauree.