Nel corso della conferenza stampa presso il Mibact, il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini non si è sottratto alle domande, tra le quali non poteva mancare quella sulla tassa di soggiorno, di spinosa attualità. “E’ impensabile non avere la tassa di soggiorno, perché è impossibile pensare di far pagare ai residenti di una città tutte le spese che ruotano attorno ai turisti; al momento, però, viene fatta pagare solo a chi va in un albergo e non viene chiesto nulla a chi usufruisce di altri servizi – ha detto il Ministro – Penso sia invece necessaria ed urgente una ridefinizione nazionale della tassa di soggiorno in modo da estendere la platea di chi la paga, perché ritengo sia un’anomalia che venga pagata soltanto dai turisti che vanno in albergo e non da chi usufruisce degli altri tipi di strutture ricettive. In Parlamento ci sono varie proposte – ha ricordato Franceschini – e dobbiamo quindi lavorare partendo da lì. L’autonomia degli enti locali va comunque rispettata, perché è ovvio che un conto è la tassa di soggiorno a Roma, un’altra cosa è la stessa tassa in una città di piccole-medie dimensioni. Credo quindi che ci sia bisogno di una revisione della tassa di soggiorno, vedendo come si può renderla più equa”.