Federviaggio chiede l'intervento straordinario del Governo

Di fronte ad una situazione senza precedenti venutasi a creare con la forzata sospensione delle programmazioni per la Tunisia e l’Egitto, il settore dei viaggi organizzati si assume la responsabilità di chiedere al Governo un intervento straordinario di sostegno: è quanto sollecita in una nota Federviaggio, secondo la quale la crisi in Egitto e Tunisia mette a repentaglio l’esistenza di oltre 2.000 imprese turistiche. “Le tante crisi che si sono succedute dal 2001 ad oggi hanno indebolito il settore, che tuttavia – afferma Maria Concetta Patti, presidente di Federviaggio-Confturismo – ha sempre trovato il modo di reagire. Ora, di fronte ad un’ennesima situazione di gravità più che mai eccezionale, con Fiavet ci appelliamo al Governo perché prenda atto del nostro ruolo nell’economia e si affianchi agli imprenditori per difendere il Pil e l’occupazione che generiamo”. Del resto, sottolinea la federazione del turismo organizzato, i significativi valori economici delle destinazioni coinvolte (oltre un milione di passeggeri italiani e più di un miliardo di fatturato annuo) si stanno trasformando in un boomerang per la tenuta del comparto, dopo lo stop ai viaggi dettato da motivi di sicurezza. “Nei giorni scorsi – dichiara Patti – abbiamo stimato in oltre 2.000 il numero delle imprese a rischio nel brevissimo periodo ed in circa 20.000 i contratti di lavoro che, di conseguenza, non verrebbero rinnovati o per i quali si aprirebbe la via della mobilità”. Uno scenario imponente ed in veloce evoluzione che coglierebbe impreparato l’intero sistema per poi propagarsi ad altri comparti, in assenza di provvedimenti pubblici di carattere straordinario.