Segnali di difficoltà per il trasporto terrestre dei passeggeri nella prima parte del 2011, sia sulle lunghe distanze sia per il trasporto pubblico locale, mentre si conferma positiva la dinamica del comparto aereo. Andamenti disomogenei sono stati registrati nei primi sei mesi di quest’anno per il trasporto merci, dopo un 2010 in recupero o comunque di assestamento, per tutte le modalità. È, in sintesi, quanto emerge dalla XXXII indagine congiunturale sul settore dei trasporti elaborata da Federtrasporto (Federazione delle industrie aderente a Confindustria) e relativa al primo semestre di quest’anno. Situazione incerta nel trasporto locale nelle grandi realtà aziendali in cui la previsione di domanda ed offerta ha un saldo negativo. È invece in aumento il traffico aereo fra gennaio e maggio 2011 (+9% su base tendenziale). Risultati in calo (-2% nel primo trimestre) per il traffico di veicoli leggeri sulla rete autostradale italiana. Per quanto riguarda il trasporto marittimo, in termini previsionali, per il 2011 la domanda dovrebbe essere ancora fortemente in crescita, con una stima (Cemar) di quasi 11 milioni, ossia il 17% in più rispetto al 2010. In progressiva ripresa il traffico autostradale di veicoli pesanti (+4% tendenziale nel primo trimestre 2011) e la stima per la prima metà dell’anno è positiva per il mercato internazionale e di assestamento per quello nazionale. Nel trasporto aereo, in base ai dati gennaio-maggio, la crescita è contenuta al +7%, combinazione di uno sviluppo sostenuto del traffico merci (+9%) e di una contrazione di quello postale (-14%). Nel trasporto marittimo, in base alle stime disponibili la flotta mercantile italiana al 30 giugno 2011 è di 1.177 navi (-5 rispetto alla fine del 2010), per un totale di 14 milioni di tsl, ossia il 5% in più rispetto al 31 dicembre 2010. Per la domanda, i dati di Federtrasporto sono relativi al 2010 ed indicano il traffico di container in aumento (+2%). Ripresa nel 2010 per il trasporto ferroviario di merci. La domanda soddisfatta dal gruppo Fs è stata pari a 20,5 miliardi di tkm (tonnellate/chilometro). Pur registrando una flessione su base annua del 3,5%, la contrazione è nettamente inferiore a quanto accaduto nel 2009 (-24%) e, come per il traffico stradale, sono le attività nazionali a generare ancora un segno negativo, mentre quelle internazionali sono risultate in forte crescita.