Gli hotel a 5 stelle della Capitale aderenti a Federalberghi Roma si sono incontrati ieri nella sede dell’Associazione per una riunione straordinaria dedicata al nuovo aumento del contributo di soggiorno ipotizzato per la categoria nel Bilancio di Roma Capitale. La grande preoccupazione per i possibili effetti del provvedimento è stata così sintetizzata dal presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli: “Gli hotel 5 stelle di Roma sono in tumulto: se la città, come da più parti si invoca da tempo, deve crescere dal punto di vista della qualità dei flussi turistici, questa manovra non può infatti che penalizzare questa legittima aspettativa. Mentre i servizi pubblici peggiorano ed il decoro urbano di Roma è ormai diventato un problema sotto gli occhi di tutti, specie dei turisti, chiedere ai nostri visitatori di fascia alta ulteriori esborsi non può che allontanarli, anche in considerazione del fatto che i nostri principali competitor europei come Londra, Parigi e Madrid in primis non applicano il contributo di soggiorno o lo fanno in termini estremamente più ridotti. L’effetto sui singoli viaggiatori e sui tour operator europei sarà, cioè, quello del rifiuto. Il rischio concreto per la nostra economia turistica e non solo – ha detto ancora Roscioli – è ora di duplice natura: alcune strutture stanno pensando di stagionalizzare la propria apertura riducendola di diversi mesi, con evidenti ricadute sull’occupazione, altre di declassificarsi scendendo di una stella, con il conseguente declassamento di Roma nel ranking mondiale della qualità turistica. La nostra Capitale potrebbe diventare l’unica in Europa senza alberghi a 5 stelle”.