I dati del 2010 confermano una crescita di arrivi e presenze di turisti: è quanto è emerso nella convention nazionale dei giovani albergatori di Federalberghi Italia che si è chiusa a Borgo Egnazia (Savelletri di Fasano). I presidenti, oltre sessanta provenienti dalle associazioni regionali e provinciali italiane, hanno discusso delle politiche turistiche nazionali da mettere in campo e da integrare con le sinergie locali per far crescere meglio ed ulteriormente un comparto economico che in Italia va oltre il 12% del Pil totale (fonte Unwto). L’Italia, nel 2009, è stato il quinto Paese più visitato nel mondo con 43,2 milioni di turisti in arrivo, dati in linea con il 2008 e 2007 che hanno registrato rispettivamente 42,7 e 43,7 milioni di turisti. “L’esperienza in Puglia, con la convention nazionale di Federalberghi Giovani – sottolinea il direttore nazionale di Federalberghi Italia Sandro Cianella – è un’occasione che mi ha fatto capire ed interpretare le ragioni di un successo turistico che sa coniugare modernità e tradizione. La Puglia possiede strutture ricettive che realizzano un’ospitalità di eccellenza. Occorre promuoverle attraverso sinergiche attività di marketing territoriale”. “In Puglia i dati relativi agli arrivi e presenze del 2010 – spiega il vicepresidente di Federalberghi Bari Francesco De Carlo – evidenziano una fase di crescita. È aumentato il numero degli stranieri che scelgono la Puglia anche in base alle peculiarità territoriali: il Salento, la Valle d’Itria e parte del Gargano, in particolare Vieste, sono le zone più affermate. L’osservatorio di Federalberghi, per il 2011, prevede un mantenimento dei risultati del recente passato. Non sono previsti cali, ma alcune località sono ancora in crescita”. “Occorre considerare – aggiunge Daniele Degennaro, presidente Federalberghi Puglia – che da qualche anno gli alberghi pugliesi attuano politiche di incentivazione. Non si lavora più sui prezzi alti perché la competizione è diventata forte anche nei mesi di alta stagione. I turisti, soprattutto stranieri, che in passato avevano una propensione alla spesa molto più alta rispetto al presente, oggi sono più oculati. Alcuni mercati ricchi come quelli russo e cinese sono ancora marginali in Puglia e risultano legati ad eventi occasionali”. Per Federalberghi sarebbe auspicabile, per incrementarli, migliorare il trasporto incentivando le tratte aeree, ma anche ferroviarie, che da e per la Puglia collegano i nuovi mercati emergenti.