Expo, 10 miliardi e 84.000 lavoratori in più tra 2012 e 2020

Expo Milano 2015Il menu del locale tradotto istantaneamente in trenta lingue sullo smartphone, la nuova “mappa letteraria della città” per conoscerla attraverso i libri, il servizio di assistenza infermieristica in albergo, la piattaforma universitaria web mobile per la promozione delle iniziative Expo sul territorio, la vetrina delle occasioni per allestimenti di recupero, la rete di accoglienza per visitatori celiaci, il calendario multietnico per le varie religioni, le posate multiculturali di design valide dall’Europa alla Cina, la rappresentazione di libri sull’alimentazione da piazze ad aree dismesse, la creazione di una route trans-nazionale attraverso i siti culturali Unesco, un portale per il take away di cibo tra privati, a volte cuochi, altre clienti. Sono alcuni dei 26 progetti del Tavolo Expo Accoglienza e ricettività della Camera di commercio di Milano che vengono oggi presentati. Si stima che dal 2012 al 2020, in Italia, Expo porterà: 190.000 unità di lavoro aggiuntive, una produzione aggiuntiva di 24 miliardi di euro. In particolare, per quanto riguarda il solo settore turistico ci sarà una produzione aggiuntiva di 10 miliardi e 84.000 unità di lavoro aggiuntive. Sono oltre 18.000 le imprese del settore turismo a Milano ed offrono lavoro a circa 123.000 persone. Cinquemila attività sono gestite da donne ed oltre 4.000 da stranieri. In particolare, è il settore della ristorazione ad offrire le maggiori opportunità (16.116 attività ed oltre 100.000 addetti). Seguono le agenzie di viaggio (1.115) e le attività di alloggio (981). In Italia per numero di attività nel settore Milano è seconda solo a Roma, che ne ha circa 30.000. Quasi 55.000 le imprese del settore del turismo. Dopo Milano, si posizionano Brescia e Bergamo rispettivamente con 8.380 e 5.830 imprese. In Lombardia il settore impiega circa 263.000 lavoratori.