Estate in crescita per le agenzie di viaggi del gruppo Blunet

Si chiude un’estate con il segno positivo nelle oltre 700 agenzie di viaggi affiliate e associate del Gruppo Blunet, Bluvacanze e Vivere&Viaggiare. Il bilancio consuntivo elaborato dall’ufficio vendite per quanto riguarda le pratiche con partenza giugno-settembre riconduce indicatori in crescita sia per le prenotazioni e sia per il valore medio pratica. Questo scenario positivo mette in mostra diverse luci ma anche qualche ombra: entriamo nello specifico e cerchiamo di analizzare i principali trend emersi per le partenze degli ultimi quattro mesi.

Il dato generale del fatturato delle partenze complessive comprese tra giugno e settembre fa segnare un +5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La nota molto positiva riguarda l’advance booking: se andiamo a prendere le prenotazioni effettuate nel primo quadrimestre 2018 assistiamo ad aumento del 12% concentrato soprattutto per le partenze di agosto e settembre. Se entriamo nello specifico del comparto crociere, notiamo come questo andamento sia addirittura rimarcato con un +50% di advance booking relativo al secondo quadrimestre del 2017.

In generale è un fenomeno già rilevato negli anni precedenti che si sta accentuando grazie alle campagne di comunicazione (pubblicitarie e commerciali) messe in atto dal nostro Gruppo e dagli operatori partner per far percepire al cliente finale il valore della prenotazione anticipata. In un trend di crescita generale fanno registrare dati negativi i mesi di marzo e luglio: se nel primo caso è possibile attribuire questo stallo alla situazione di incertezza economico/politica che si è venuta a creare in seguito alle elezioni del 4 marzo 2018 (e comunque recuperato nel mese di aprile), per il secondo caso si nota una ridistribuzione dei flussi turistici che ha portato ad una generale diminuzione del fatturato. Si conferma, infine, in crescita il mese di settembre (+6%) sempre più scelto dagli italiani per andare in vacanza.

Andamento in chiaroscuro per le destinazioni del Mediterraneo. Se da una parte troviamo l’Italia che cresce del 4% con le isole maggiori che rimangono le mete regine della penisola, e se la Grecia si riconferma sui numeri dello scorso anno, dall’altra parte la Spagna fa segnare dati negativi: una flessione superiore alla doppia cifra equamente distribuita tra Baleari e Canarie per un trend che si è mantenuto costante tutto l’anno. La chiave di lettura è il ritorno dell’Egitto che ha tolto pratiche alle mete del Mediterraneo: la destinazione è in fortissima ripresa con una crescita superiore alla tripla cifra: Sharm El Sheik e Marsa Matrouh hanno seguito l’andamento che già Marsa Alam aveva messo in luce lo scorso inverno, andando a recuperare passeggeri e fatturato. Rimanendo nel continente africano (che, al netto dell’Egitto, chiude l’estate con un +26%), ottime performance le fanno registrare le nazioni dell’East Africa: in grande recupero il Kenya, bene la Tanzania e in
crescita anche Botswana e Namibia con una importante richiesta di tour guidati. In agenzia tornano forte anche le Maldive (+24%) e si conferma il Giappone in continua crescita (+68%) che traina un Oriente dove la Thailandia consolida il suo trend (+6%) e dove Israele cresce a tripla cifra. La nota dolente è rappresentata dai Caraibi: Cuba e Messico trascinano l’area verso il basso facendo
segnare dati negativi a doppia cifra. In chiusura, è positivo anche il comparto crocieristico che chiude l’estate con un +5% frutto anche di un advance booking molto importante.

L’aumento del 5% del fatturato sulle partenze estive si rispecchia anche nell’aumento del valore medio pratica riscontrato nelle agenzie del Gruppo Blunet che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno fa segnare un +4,5%. Un indicatore positivo dove è possibile andare ad effettuare una duplice riflessione: da una parte è frutto di un aumento delle prenotazioni verso destinazioni di alto valore con itinerari tailor made. I safari africani, la continua crescita del Giappone, il consolidamento dell’Oceano Indiano ma anche la crescita degli Stati Uniti (+11%) e l’aumento dei viaggi nelle capitali europee (+33%) hanno portato più valore e, conseguentemente, più margini nelle casse delle agenzie del Gruppo; dall’altra può essere ricondotto ad un aumento dei costi di trasporto che sono andati ad incidere sul valore totale della pratica.