Nel periodo 2009-2011 i costi dell’Enit si sono ridotti del 24%. Lo sottolinea l’Enit in una nota che replica a “notizie apparse sulla stampa”. I “costi generali Enit (personale, affitti, consumi) nel periodo 2009 – 2011 si sono ridotti del 24%, passando da 23.385.651 euro a 17.766.896 euro, pur in presenza di un numero in forte aumento di attività promozionali. Parallelamente, i costi per telefonia mobile sono passati da 57.877 euro del 2010 a 52.083 euro del 2011, con una riduzione del 10%. Il conto telefonico del direttore generale riportato dalla stampa è errato in quanto dovuto a traffico anomalo che il gestore stesso ha riconosciuto e poi stornato”. Tra gli argomenti affrontati dall’Enit anche il Progetto ‘Italia Comes to You – The Excellence of Tourism, Art and Made in Italy’ dell’Enit, che nelle tappe russe, cinesi e brasiliane è stato un “grande successo, come riconosciuto da operatori, strutture diplomatiche italiane e media, ed ha fatto registrare complessivamente oltre 200.000 visitatori”. Nella nota, inoltre, è detto che il “direttore generale Paolo Rubini ha assunto l’incarico nel gruppo Boscolo quale amministratore indipendente, previa informativa al precedente ministro del Turismo Michela Brambilla ed autorizzazione, come previsto dalla normativa in vigore, da parte del presidente/commissario straordinario Marzotto. Considerate le attività svolte dell’Enit, non vi è alcuna possibilità soggettiva, oggettiva e sostanziale di conflitto di interessi del direttore generale quale amministratore indipendente del Gruppo Boscolo, soprattutto dopo l’emanazione della Carta dei Servizi che, in modo trasparente ed alle medesime condizioni, rende disponibili i servizi di Enit a tutti gli operatori del mercato”. Per quanto riguarda, infine, la diminuzione del numero di pernottamenti in Italia registrata dall’Istat (pari al 15% dal 2010 al 2011), questa si “riferisce ai viaggi effettuati dai turisti residenti in Italia e non ai turisti residenti all’estero, di cui l’Enit si occupa. Il turismo italiano, inteso come ricettività estera, non risulta boccheggiante, né appare che gli stranieri preferiscano altre destinazioni”, conclude la nota.