Il presidente Enac Vito Riggio ed il direttore generale Alessio Quaranta hanno presentato il Rapporto 2010 sull’attività svolta dall’Ente nazionale dell’aviazione civile. La pubblicazione si è focalizzata soprattutto sugli aeroporti italiani, dei quali sono stati forniti dati tecnici, economici e statistici che rendono il quadro più completo ed esauriente. La prima cosa evidenziata è che durante lo scorso anno il traffico passeggeri è aumentato del 7% rispetto al 2009, con una percentuale che sale all’8% se si considerano solo i voli di linea. Tutto ciò a fronte di una crescita del numero di voli del 3,8%. Tali risultati si ritiene che siano un segnale di recupero che l’intero comparto sta vivendo. “I quasi 139 milioni di passeggeri del 2010 diventeranno 240 milioni nel 2030 – ha detto Quaranta – La sfida è di non farsi trovare impreparati di fronte a tale scenario”. A tal proposito, l’Enac ha approvato un piano triennale di investimenti per 33,5 milioni di euro per una ventina di scali che gestisce direttamente. Nel rapporto 2010, l’ente ha anche sottolineato che in Italia ci sono 47 aeroporti aperti al traffico commerciale, alcuni dei quali già oggi sono al limite delle loro capacità di traffico. “Del resto – ha precisato Riggio – le differenze con l’estero sono abissali: basti pensare che negli ultimi cinque anni nello scalo di Roma Fiumicino sono stati investiti 240 milioni di euro contro il miliardo e mezzo stanziato e speso per quello di Francoforte. Lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano, pertanto, deve necessariamente passare attraverso un adeguamento delle tariffe”.
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