Il settore alberghiero, uno dei maggiori attori dell’industria turistica europea, gioca un ruolo di primo piano all’interno dell’economia dell’Ue in termini sia di occupazione che di Pil. In Europa questo settore è composto da 1,7 milioni di aziende che occupano circa 9,5 milioni di persone. Nonostante ciò, il consistente contributo che l’industria alberghiera dà all’economia dell’Ue non è così evidente: ciò è dovuto all’alta frammentazione di quest’industria rispetto ad altri settori come l’energetico o quello dei servizi pubblici: il 92% delle società alberghiere è costituito da micro imprese che occupano meno di 10 persone, mentre oltre il 99% ha meno di 50 impiegati. Di tutto questo si è discusso nel corso della trentottesima riunione generale di Ehma, associazione che è stata fondata a Roma nel 1974 e che conta 450 general manager del turismo in rappresentanza di 30 Paesi europei. I dati pubblicati recentemente dall’Organizzazione mondiale del turismo nel World Tourism Barometer dicono che, nonostante l’Europa sia il continente che ha registrato la crescita più lenta nel settore degli arrivi turistici (con cifre medie del 3%), nel 2010 è ancora di gran lunga la destinazione principale per il 51% dei turisti internazionali (circa 473 milioni), seguita dalle regioni di Asia-Pacifico (22% pari a 204 milioni) e dalle Americhe (16% con 150 milioni).